Floriano Panza rieletto all’unanimità Revisore dei Conti “Associazione Città del Vino” per il triennio 2021-2024
La convention autunnale si è svolta a Barolo dal 19 al 21 novembre. Panza: “È necessario lavorare tenacemente per proseguire sul percorso della valorizzazione territoriale e turistica delle nostre aree a vocazione vitivinicola”.
Questa mattina, presso il Castello di Barolo, Città del Vino italiana uscente, durante l’assemblea plenaria che ha visto il rinnovo del CdA, con nomina del nuovo presidente nazionale, il dott. Floriano Panza è stato riconfermato all’unanimità Revisore dei Conti dell’Associazione nazionale “Città del Vino”. Erano presenti circa 500 sindaci e delegati dei territori aderenti all’Associazione, caratterizzati dalla propria identità agricola e vitivinicola.
La convention autunnale, che ha visto la sua conclusione nella giornata di oggi dopo una tre giorni dedicata al mondo e alla cultura del turismo di qualità, ha visto il susseguirsi di intensi dibattiti con un particolare riguardo alle future linee programmatiche dell’Associazione nel mondo enoturistico, anche in vista del “Forum mondiale sul turismo del vino” in programma ad Alba il prossimo settembre 2022.
Alla stregua del grande successo di Sannio Falanghina, Città Europea del Vino 2019, è emersa la volontà di creare rete nella visione turistica dei propri territori. Non più il singolo comune, dunque, ma l’obiettivo ultimo è quello di aggregare singoli territori per incentivare la domanda nel settore turistico di qualità.
“Il territorio al centro di tutto – dichiara Panza – creando rete tra i singoli comuni, come è stato fatto nel 2019 con Sannio Falanghina. Oggi più che mai, alla luce di una ripresa economica e turistica post pandemica, è necessario individuare nuovi moduli di lavoro per proseguire, in tutta la Penisola, alla stregua di quanto è stato già fatto nel beneventano”.
Al congresso odierno, che ha visto la consegna del testimone a “Città italiana del Vino italiana 2022” alla friulana Duino Aurisina, erano presenti altresì il Sindaco di Barolo, Renata Bianco, le istituzioni provinciali e regionali piemontesi, la dott.ssa Roberta Garibaldi, amministratore delegato dell’Enit e consigliera del Ministro Garavaglia per la Valorizzazione del Turismo, José Arruda, Direttore AMPV (Associazione Città del Vino del Portogallo), José Callixto, Presidente della Rete Europea Recevin, Nicola D’Auria, Presidente del Movimento Turismo del Vino, Antonio Ferrentino, Presidente Città del Bio, referenti di Le strade del Vino e Città dell’Olio e delle associazioni e filiere dell’enoturismo e della promozione delle aree turistiche a vocazione vinicola. Il nuovo presidente dell’Associazione Città del Vino, che raccoglie l’importante eredità lasciata dalla lunga esperienza di Floriano Zambon, è Angelo Radica, sindaco di Tollo.
“Nel 2024 l’Italia avrà una nuova Città Europea del Vino – conclude Floriano Panza – Un riconoscimento importante e sin da subito è necessario lavorare tenacemente per proseguire sul percorso della valorizzazione territoriale e turistica delle nostre aree a vocazione vitivinicola. L’obiettivo più grande è quello di puntare alla iscrizione a Patrimonio Immateriale dell’Umanità, nelle liste Unesco, l’importante propaggine delle Nazioni Unite che vede il riconoscimento di territori unici, che non hanno eguali al mondo. Le stesse Langhe sono iscritte alla lista Unesco, dal 2004, e anche il territorio della Falanghina del Sannio non ha nulla da invidiare a tali blasonati e rinomati nomi del turismo italiano. Un progetto certamente ambizioso volto alla continuità e al rafforzamento del percorso di Sannio Falanghina, il cui successo ha oltrepassato i confini internazionali, che può essere un driver di ripartenza essenziale e decisivo per il settore turistico e per la valorizzazione delle nostre aree interne”.