GAMBERO ROSSO CONFERMA TRE CHICCHI E TRE TAZZINE ALLA PASQUALINA DI ALMENNO SAN BARTOLOMEO
FOTO : Riccardo Schiavi
Milano, 27 ottobre 2021 – Con Tre Chicchi e Tre Tazzine – il massimo riconoscimento sia nella qualità del caffè che in quella dell’offerta complessiva – Pasqualina di Almenno San Bartolomeo si conferma una delle eccellenze premiate da Gambero Rosso nella guida Bar d’Italia 2022, che quest’anno conta 43 locali distribuiti tra nord e sud della Penisola.
Un riconoscimento che arriva dopo la conquista per due anni del titolo di Miglior Bar d’Italia Gambero Rosso e che premia l’impegno costante nella selezione e ricerca delle materie prime, così come nella proposta innovativa che affonda le radici nella tradizione bergamasca.
«Fiero del lavoro mio e del mio staff che ci ha portato fino ad oggi a rispondere a testa alta ai rigorosi criteri selettivi del Gambero Rosso. I miei complimenti più grandi vanno a tutti i nuovi ingressi della Guida e a CM Centumbrie, che rappresenta per me la futura generazione della cultura italiana del bar.» commenta Riccardo Schiavi.
109 anni di gusto e selezione dei migliori prodotti fanno della Pasqualina uno dei locali italiani più apprezzati della provincia di Bergamo, in termini di eclettismo e qualità. Il progetto di Riccardo è unico: tornare all’origine della materia e all’origine della trasformazione. Una visione, oltre l’offerta e il servizio, che caratterizza tutti i suoi prodotti. A partire dalla viennoiserie, le torte da forno, i lievitati, il cioccolato e finendo con il gelato, uno dei pochi in Italia senza additivi alimentari (addensanti, emulsionanti, coloranti, aromi chimici, grassi idrogenati e latte in polvere), per esaltare al meglio il gusto degli ingredienti e rendere il gelato più leggero e digeribile.
Il locale di Almenno San Bartolomeo, come quello di Bergamo e Porto Cervo, è la finalizzazione di un lavoro che parte dal basso e si percepisce totalmente solo assaggiando un gelato, un caffè, una brioche o una torta di mele all’olio extravergine di oliva. Riccardo, infatti, dopo per aver girato l’Italia dei borghi per conoscere uno ad uno i produttori che partecipano alla creazione dei suoi prodotti, ha deciso di acquistare due ettari di terreno, L’Orto di Lalli, per coltivare la propria frutta e la propria verdura.