Covid, a Bologna, rt torna a superare l’1: e a scuola 348 in quarantena

Covid, a Bologna, rt torna a superare l’1: e a scuola 348 in quarantena
Bordon: focolai soprattutto in elementari-materne, vaccino funziona

Bologna – Torna a superare l’1 l’indice Rt a Bologna. “I numeri sono ancora contenuti, ma i contagi stanno aumentando”, conferma alla ‘Dire’ il direttore generale dell’Ausl, Paolo Bordon. Con il recente incremento dei casi, dunque, nel capoluogo emiliano l’indice Rt ha raggiunto il valore di 1,07. “Significa che ad ogni positivo corrisponde un altro contagio”, ricorda Bordon. I motivi sono diversi. Non è escluso che questo aumento abbia a che fare con la nuova sub-variante (la cosiddetta ‘Delta Plus’), ma “ancora non lo sappiamo”. C’è poi da contare il fatto che “fa più freddo e quindi le persone stanno di più al chiuso”. Inoltre, sottolinea Bordon, “ci sono ancora sacche dove circola il virus”.
Sul fronte scuola, ad esempio, a ieri erano 35 le classi in quarantena, per un totale di 348 persone in isolamento: 319 studenti e 29 operatori. Di questi, poco meno della metà è positiva al Covid. Si parla di 158 persone, di cui 140 studenti e 18 operatori. “I focolai sono soprattutto là dove non possiamo fare i vaccini” per limiti di età, spiega Bordon, cioè alle elementari e alle medie. Ci sono ad esempio 12 casi alle Acri, alle Carducci e alle Tambroni, 15 alle medie Farini e 11 alle Manzolini e circa 12 ad Altedo tra elementari e materne. “Le scuole superiori invece reggono bene- sottolinea il direttore generale dell’Ausl- l’anno scorso, di questi tempi, invece la situazione era drammatica. E’ la dimostrazione una volta di più che il vaccino funziona”.

 

 

 

Terza dose: Ausl trova intesa coi medici di base
Al via over 60 da prossima settimana; Bordon: tamponi? Noi facciamo siero

L’Ausl di Bologna trova l’accordo con I medici di base. E ora le terze dosi per gli over 60 possono partire anche sotto le Due torri, dalla prossima settimana. Ad annunciarlo è il direttore generale Paolo Bordon. “Abbiamo raggiunto un’intesa con la Fimmg, la sigla più rappresentativa dei medici di base- spiega il dg, parlando alla ‘Dire’- abbiamo condiviso alcuni punti, sia sul vaccino antinfluenzale sia sull’abbinamento con la terza dose dell’anti-Covid”. I medici di base, in attesa dell’accordo, “vaccinavano già da lunedì scorso”, sottolinea Bordon. E l’Ausl, dal canto suo, ha “già distribuito 115.000 dosi. Oggi è arrivata anche l’intesa ufficiale. “Vedo con soddisfazione questo accordo- commenta Bordon- vogliamo fare ancora un percorso insieme ai medici di medicina generale, sperando si vada verso la fine di questa pandemia”.
In particolare, spiega il numero uno dell’Ausl, “siamo riusciti a risolvere le ultime diatribe sul modello organizzativo”. Si conferma dunque il doppio canale a disposizione dei cittadini: si potrà prenotare la terza dose sia tramite Cup sia rivolgendosi al proprio medico curante. Era proprio questa idea che non convinceva la Fimmg. “Ma dobbiamo offrire modelli snelli ai cittadini- afferma Bordon- non abbiamo più i grandi hub e quindi dobbiamo avere un’organizzazione che garantisca il vaccino a tutti, in partnership coi medici di base. C’è lavoro per tutti”. Per gli over 60, dunque, la terza dose a Bologna “parte dalla prossima settimana”, assicura Bordon. Con la prospettiva di arrivare progressivamente a tutti gli altri. “Noi ci siamo”, assicura il dg.

Ad oggi, snocciola poi qualche numero Bordon, “abbiamo più terze dosi che prime dosi: i numeri sono quasi tripli”. Ieri l’Ausl di Bologna ha somministrato in tutto 1.772 vaccini, di cui 1.049 terze dosi, 478 seconde e 255 prime dosi. Il giorno prima erano stati 2.851 i vaccini, di cui 1.909 terze dosi, 644 seconde e 298 prime dosi.
“Ogni settimana se arriviamo a fare circa 2.000 dosi è un buon risultato- afferma Bordon- è chiaro che la platea adesso è molto inferiore, ma questi numeri rappresentano gente che si è convinta. Sono tutti no vax in meno, io la vedo così”. Per l’Ausl, del resto, “l’obiettivo è tendere allo zero” rispetto alle persone contrarie al vaccino, afferma il direttore generale.
“Ma è faticoso- ammette- diciamo che vorremmo aiutare anche le farmacie ad avere meno file all’esterno” di persone che vogliono fare il tampone per avere il Green pass. Test che l’Ausl, ribadisce Bordon, non fornirà, men che meno gratis. “Noi i tamponi li facciamo solo per il tracciamento”, afferma il dg.

Le notizie dell’agenzia Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte «Agenzia DIRE»

 

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