Saremo invitati ad essere angeli

Estenuante affanno  da una fisarmonica a bocca. Ottiene il rispetto, spiega l’angoscia. Ecco cos’era. Adesso come glielo dico? Non è ragionevole. Il dolce no. Neanche lo stomaco gradisce una mistura così. Ma come fai ad ignorare. È bellissimo. Quando sai pensare vuoi il silenzio. Un sorriso. Dai bevi una birra, mettiti comodo. AhAh, mi viene da ridere quando sento cantare Klaus Meine all’orizzonte… Saremo invitati ad essere angeli (s.v.).

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