Convenienza e paura, credo siano questi i due motivi che inducono spesso uomini della Chiesa a schierarsi dalla parte del potere. Capisco la paura, non la convenienza, sebbene un cristiano non dovrebbe cedere neppure alla paura. Alle volte, però, si tratta della sopravvivenza, e quindi il cedere alla paura diventa comprensibile. A loro volta gli uomini che hanno il potere, spesso promulgano leggi per accattivarsi la simpatia della Chiesa.
Ho ricevuto da “Noi siamo Chiesa”, la dichiarazione delle Organizzazioni Cattoliche per il Rinnovamento della Chiesa (che fanno parte del COR, Catholics Organisations for Renewal).
Ne trascrivo alcune righe qui di seguito.
“Siamo indignati e condanniamo inequivocabilmente il violento assalto al Campidoglio degli Stati Uniti d’America cui abbiamo assistito il 6 gennaio 2021. Nello stesso tempo, come cattolici dall’interno della nostra Chiesa, deploriamo la complicità e la partecipazione della comunità cattolica statunitense nel promuovere il clima che ha incoraggiato e reso possibile tale violenza… Il caos e la violenza che hanno terrorizzato la nostra nazione mercoledì è stato il risultato diretto e prevedibile di oltre quattro anni di retorica violenta, razzista, xenofoba e misogina del presidente Trump – retorica che molti vescovi statunitensi hanno ripetutamente omesso di nominare e di condannare sia individualmente che collettivamente. Washington, 8 gennaio 2021”.
Ad indurre una parte del mondo cattolico, vescovi e preti, ad appoggiare in USA la presidenza Trump, non è stata certamente la paura. Sicuramente la convenienza, il do ut des.
Renato Pierri