Cambierà la storia del mondo il coronavirus? Invano ho provato ad immaginare come sarebbe cambiata la storia, se un paio di millenni fa una sorta di lockdown avesse impedito gli spostamenti da un paese all’altro.
“Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Su alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto e rimani lì fino a mio nuovo avviso. Erode, infatti, è in cerca del bambino per ucciderlo». Egli si alzò, prese con sé il bambino e sua madre, nella notte, e partì per l’Egitto” (Mt 2, 13 – 14).
L’angelo del Signore non aveva fatto i conti col salto della specie di un virus, che ruppe le uova nel paniere di Dio e cambiò la storia. Dal sangue degli agnelli che scorreva a fiumi nel Tempio il virus era passato nell’uomo, e la tremenda epidemia spinse il governatore dell’Egitto a chiudere le frontiere. Così Maria e Giuseppe furono costretti a tornare indietro col loro bambino, che fu trovato dalle guardie di Erode e fece una brutta fine. Erode, infatti, secondo la narrazione di Matteo “si era adirato fortemente e aveva mandato ad uccidere tutti i bambini di Betlemme dai due anni in giù”.
Non andò così, ovviamente. Ma come sarebbe stata la storia del mondo, soprattutto del mondo occidentale, se così fosse avvenuto? Vicende tremende che conosciamo, l’Olocausto ad esempio, sicuramente non ci sarebbero state, ma non si può sapere se ce ne sarebbero state di peggiori. Non si può sapere. Sicuramente non ci sarebbe un mondo pieno di chiese, ma un mondo pieno di sinagoghe. Che ne so? Ditemi voi.
Renato Pierri