Donne. Da sempre e ovunque maltrattate

 
Ho finito proprio in questi giorni di leggere il bellissimo romanzo di Almudena Grandes “La figlia ideale” (Guanda Edizioni), che si svolge nella Spagna al tempo del generale Franco. Riporto alcune righe tratte dalla “Nota dell’autrice” a fine libro.
“Un romanzo che vorrebbe anche raccontare la vita delle tantissime donne spagnole, tutte diverse e tutte simili, tutte ugualmente vittime delle conseguenze meno visibili, meno considerate, della lunga dittatura del generale Franco. L’alleanza tra lo Stato e la Chiesa cattolica scatenò su di loro una repressione intima, apparentemente invisibile, che le imprigionò e ne condizionò la vita privata, limitò in modo feroce la loro libertà per impedire che fossero felici mentre lavoravano come bestie in cambio di stipendi da fame e senza nessunissimo diritto, e le indusse a vergognarsi del proprio corpo al punto che persino portare le maniche corte era considerato peccato.
Alla memoria di tutte quelle donne, che non poterono nemmeno osare prendere decisioni autonome senza essere definite puttane, che passarono direttamente dalla tutela dei genitori a quella dei mariti, che persero la libertà di cui avevano goduto le loro madri per arrivare tardi a quella riconquistata da noi figlie, ho scritto questo libro.”
Nei regimi dittatoriali la condizione delle donne è stata ed è, dove ancora esistono, peggiore della loro condizione nei regimi democratici. Ed è veramente triste leggere, ma non è una novità, del sostegno che la dittatura franchista ebbe dalla Chiesa cattolica.
Renato Pierri

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