SCIENZIATI DELLA SANITA’ !  PAZIENZA UN PO’ DI… GAP FRA LE VOSTRE  IDEE,  MA NON  BIANCO AL POSTO DEL NERO !

 

Come ogni mattina sono solito sfogliare alcuni quotidiani uscendone “ubriacato” dalle notizie  con riferimento alla pandemia in atto in quanto ognuno dice la sua, spesso anche strumentalizzandola politicamente, cosa che in un momento del genere a mio avviso è cosa maledettamente scorretta e quindi stigmatizzabile.

Il Gazzettino di oggi 9/11/2020 titola :

Ordine dei medici:      «Lockdown totale in tutto il Paese. Entro un mese situazione drammatica»l  E’ il Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli,  a dire questo.

Lettera di 500 esperti inglesi:     “Dati del virus esagerati e distorti, seconda ondata superata”

 

Il Presidente della Regione Luca Zaia :   “ Prepariamoci ad un uragano, ma senza panico” .

Ed ancora :  attenzione alle false positività dei tamponi… questi producono fino al 95 % di positività inesistenti, dice Istituto Superiore di Sanità.

 

Alla luce di queste notizie, mi pare più che legittimo avere dei sospetti sull’attendibilità di chi le comunica, non solo, ma puo’ venire anche il sospetto che finora tutto questo blaterare scientifico sempre in contrasto stia diventando la prima causa della prolificazione del virus e di altre patologie conseguenti ad esso di tipo mentale: l’ansia e la paura infatti degenerano in quest’ultima direzione.

Non vorrei, e questo lo dico ormai da mesi che il mondo scientifico fosse partito con la gamba sbagliata e che, fra qualche tempo, si dicesse che bisognava muoversi diversamente. Cosa che in parte è già stata recepita dallo stesso alleggerendo gli ospedali e curando nel territorio al punto che, udite udite, si parla, in Sicilia, di fabbricare  dei veicoli mobili  ad hoc con le seguenti caratteristiche:

«…. sono tali da riuscire a montare fino a 80 posti letto, quindi 20 moduli di terapia intensiva da 4 posti ciascuno in un unico sito (20×4=80), per esempio un campo di calcio o una piazza in soltanto due ore di tempo. Capite bene che diventa drammaticamente utile pensare di “parcheggiare un ospedale” e già dopo 2 ore averlo operativo per i pazienti ricoverati con a loro servizio anche le strutture di diagnostica necessarie alla patologia in corso. Avete capito bene un ospedale in 2 ore». Un lavoro che richiede un impegno estenuante. «Siamo stremati, ma felici del risultato. Abbiamo lavorato in condizioni difficili per consentire a tutte le strutture che ne hanno necessità l’immediata disponibilità di oggetti strettamente legati all’emergenza covid, cercando offrire il nostro contributo all’insegna del nostro motto “l’innovazione per vocazione”».

 

 

Personalmente non ho però capito bene in questo caso se anche il Covid costituisca un pretesto per fare business, tenuto conto che se un’ iniziativa della specie, potrebbe essere valida in realtà belliche, pare abbastanza sindacabile pensare ad un tale progetto.

Vi par di vedere, dato il grande numero di contagi,  un’intensa circolazione di detti veicoli ?

 

Siamo forse già ad una forma di degenerazione del cosiddetto progresso ?

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