CORONAVIRUS. MA SIAMO SICURI CHE ANZICHE’ UCCIDERLO LO STIAMO INVECE ALIMENTANDO ?

 

Al giorno d’oggi non c’è da stupirsi più di nulla in quanto se ne vedono e se ne sentono di tutti i colori, anche in chiave sanitario-scientifica: i nostri “soloni della medicina” in questi ultimi mesi hanno detto infatti tutto ed il contrario di tutto dopo aver aggiunto altra patologia al covid-19 : un disturbo mentale generalizzato a seguito terrorismo mediatico effettuato attraverso le varie televisioni, circostanza che non consente, anche per gli stessi medici, di stabilire subito se si tratti di semplice influenza oppure virus pandemico. Non parliamone degli effetti conseguenti per la gente comune, anche per lo scrivente.

D’accordo, le pandemie sono sempre esistite ma c’è anche da domandarsi il perché finora, in tutto il pianeta, non ci sia stato ancora qualcuno capace, in virtù dell’alto sapere scientifico di questa era,  di debellarle definitivamente in poco tempo con antidoti ad hoc, segno evidente che il problema non è facile. Per quanto attiene poi l’attuale pandemia, alias coronavirus, pare che, rispetto a quelle pregresse, il problema sia ancor di più difficile malgrado, come è doveroso immaginare, dal medioevo ad oggi 2000 inoltrato, la scienza, come detto prima, abbia fatto passi giganteschi.

Ed allora mi chiedo, dando per scontato che questo maledetto virus si sta propagando in  tutto il mondo e che in detto mondo esistono scienziati di indiscutibile valore, non sarà mai che l’indirizzo dall’alto, e cioè dall’Organizzazione mondiale della sanità, ente specializzato  dell’ONU, fondato nel 1946 con effetti dal 1948,  (che non mi pare funzioni molto, come l’ONU, ed altri organismi internazionali, ma questo è un mio parere) stia deviando involontariamente le modalità di approccio verso il virus, aumentando concentrazioni sanitarie spesso improvvisate con operatori che, per seguire dette modalità operative imposte dall’alto, a cui si aggiunge l’inevitabile impotenza da parte di chi si vede catapultato improvvisamente in contesti patologici e con modalità da brivido,  tutto ciò finisca per sviluppare la pandemia non solo di tipo virale, ma anche sviluppandola  in  direzioni  di altra natura che poi, inevitabilmente, passano per virali ? E ciò al punto da ipotizzare magari la …cancellazione ed il ripristino della legge Basaglia ? Del resto, assemblando i virus di tutti i malati insieme, come è stato fatto finora, si produce effetto moltiplicatore dei virus come, tanto per fare un esempio banale,  succede con troppi tubi di scarico delle macchine in città  al posto di pochi…

Per questo dico che gli organismi internazionali oggi contano poco, tant’è che oggi anche la Chiesa ha chiesto di pregare per ….” i responsabili delle nazioni e degli organismi internazionali perché cerchino con coscienza retta ciò che giova al progresso ed alla salute e non si lascino corrompere dalle seduzioni del denaro e del potere ( Bollettino 8/11/2020 Curia Belluno-Feltre a cura CEI)”.

Rebus sic stantibus, io penso che anche la scienza stia vivendo un momento di grande stagnazione scientifica dalla quale  fatica ad uscirne, non certo per incapacità, ma per una serie di motivazioni correlati al fatto che, siamo arrivati ad un era nella quale, credendo di possedere tutto dal punto di vista economico-scientifico,  e quindi anche di quella tranquillità che ha originato detta stagnazione, ora ci si accorge che non è così.

E gli effetti si sono visti e si continua a vederli a livello mondiale !

Arnaldo De Porti

(Belluno-Feltre)

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