Charlie Hebdo. Vignettisti irresponsabili


Un uomo ha fatto irruzione nella cattedrale di Notre-Dame, a Nizza, al grido di “Allah Akbar” e poi, armato di coltello, ha sgozzato due persone e ne ha decapitata una terza. Che cosa lo ha spinto a compiere il gesto infame? Con molta probabilità la vignetta che ritrae Erdogan in mutande, con una lattina in mano e l’altra intenta a sollevare la tunica di una donna all’altezza del fondoschiena urlando “Ouuuh! Il Profeta”. Ma che bisogno hanno i vignettisti di Charlie Hebdo di toccare la religione islamica? Che scopo hanno queste vignette, se non quello di esasperare milioni di persone?  E quale il loro effetto? Un professore poco tempo fa è stato decapitato, per aver mostrato le vignette su Maometto. Adesso ci hanno rimesso la vita tre persone innocenti. Violenze da condannare assolutamente. Ma la responsabilità, la consapevolezza che possano rimetterci la vita connazionali innocenti, dovrebbero indurre i vignettisti all’autocensura.
Renato Pierri

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