Il drammatico numero delle vittime del coronavirus in Iran supera 66900 persone rilevato in 342 città del Paese

 

  • Il ministero della Sanita del regime per prima volta ha dato la notizia di 200 deceduti negli ultimi 24 ore che è più alto del 26% nei recenti cinque mesi;
  • Il ministero della Sanita del regime ha dichiarato uno stato di emergenza rossa in 20 regione del Paese;
  • Il presidente del consiglio comunale di Teheran: “Nella giornata appena passata abbiamo avuto 70 sepoltura nel cimitero di Behesht-e Zahra”.
  • Il primario delle malattie infettive dell’ospedale Massih Daneshvari: “Non ci sono più posti liberi nell’ospedale. Nel giardino abbiamo allestito le tende in attesa di posti liberi nel reparto. Quando il numero dei ricoverati supera un certo limite, non si può più controllare nulla!”.

La signora Maryam Rajavi, presidente eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana: “L’aumento del numero delle vittime che le autorità del regime necessariamente menzionano, è la diretta conseguenza della politica criminosa e saccheggio di Khamenei e Rouhani che spediscono i lavoratori senza alcun equipaggiamento nelle zone affollate al lavoro, e nello stesso tempo accusano la popolazione di diffondere il coronavirus. Questa è la strategia di produrre cumulo di cadavere per ostacolare la rivolta popolare per il rovesciamento”.

L’organizzazione dei Mojahedin del popolo iraniano ha annunciato, il pomeriggio del 7 luglio 2020, il drammatico numero delle vittime del coronavirus in Iran supera 66900 persone rilevato in 342 città del Paese. Il numero delle vittime in Azerbaijan ovest è 1905, a Teheran 16900, in Khorasan Razavi 4780, in Khuzestan 5110, in Sistan e Baluchestan 2130, in Fars 1405, in Kohkilueh e Boir-ahmad 345, in Golestan 1680, in Mazandaran 2995 e in Hormozgan 710 persone.

Il numero delle vittime è talmente alto che il portavoce del ministero della Sanita del regime, aggiustando comunque il numero, ha dato la notizia di 200 vittime in 24 ora che è il 26% più alto negli ultimi cinque mesi. Il portavoce ha dichiarato il numero dei contagiati sotto la terapia intensiva 3270 e ha detto: “Nelle ragioni di Khuzestan, Hormozgan, Bushehr, Kermanshah, Kurdestan, Ilam, Azerbaijan est e ovest, e Khorasan Razavi la situazione è in allarme rossa e le regioni di Teheran, Esfahan, Mazandaran, Golestan, Alborz, Kerman, Jazd, Sistan e Baluchestan, Hamedan, Zanjan e Ardebil si trovano nella situazione allerta”. (Irna 6 luglio 202)

A Teheran il presidente del consiglio comunale ha ammonito sull’aumento del numero dei deceduti e ha detto: “Nella giornata appena passata abbiamo avuto 70 sepoltura nel cimitero di Behesht-e Zahra”. (Isna 6 luglio 2020)

Zali il presidente del comitato del corona ha dichiarato: “Negli ultimi 24 ore il numero dei nuovi ricoverati è arrivato a 534 persone che il numero più alto negli scorsi giorni… nello stesso tempo sono state messe 84 persone sotto la terapia intensiva… la situazione a Teheran è comunque instabile e preoccupante…finora abbiamo cercato un equilibrio tra i contagiati e posti negli ospedali, ma il nuovo aumento potrà cambiare la situazione”. (Isna 6 luglio 2020)

Il direttore dell’ente Behesht-e Zahra ha dichiarato: “Nella terza decade di marzo avevamo un picco di morte a Teheran. Il 28 marzo a Teheran abbiamo registrato 119 deceduti a causa del coronavirus…attualmente abbiamo una situazione non buona…che peggiorerà e Teheran avrà una situazione difficile ed incredibile”. (Agenzia della Forza Qods, 6 luglio 2020)

Il primario delle malattie infettive dell’ospedale Massih Daneshvari: “Non ci sono più posti liberi nell’ospedale. Nel giardino abbiamo allestito le tende in attesa di posti liberi nel reparto. Quando il numero dei ricoverati supera un certo limite, non si può più controllare nulla!”. (Notizia urgente, 6 luglio 2020)

Nella regione di Khorasan Razavi, il direttore dell’ospedale Shariati ha dichiarato: “Tutti i reparti di questo centro è dedicato al coronavirus e le vittime sono soprattutto tra i giovani”. (Isna 6 luglio 2020). Il governatore di Torbat-e Jam ha dichiarato: “Siamo passati dalla linea rossa. L’ospedale non ha più posti per i contagiati del coronavirus…l’ospedale di Torbat-e Jam è completo e non ha più posti liberi”. (Isna 7 luglio 2020)

Nella regione di Golestan un assistente dell’università della scienza medica: “Giornalmente abbiamo più di 100 ricoverati, nella situazione attuale l’unica fortuna è che alcuni malati sono stati dimessi. Il 40% dei ricoverati riversano nelle condizioni drammatiche e il 20% stanno nella terapia intensiva”. (Agenzia della Forza Qods 6 luglio 2020) Ha continuato: “Dall’inizio della pandemia 11 bambini hanno perso la vita nella regione. Nella prima picca 300 del personale medico-infermeria sono stati contagiati ed ore ogni giorno 200 tra medici e infermieri con segnali sospetti si mettono in malattia”. (Irna il 7 luglio 2020)

In Mazandaran “dalla scorsa settimana il numero dei contagiati al coronavirus nelle zone di copertura di due università delle scienze mediche a Babol e Mazandaran ha ripreso a crescere. Attualmente ci sono 600 persone sotto cura in questi due centri…negli ultimi tre giorni nelle città di Babol, Noshahr, Behshar e Amol abbiamo situazione rossa… questa situazione continuerà almeno per una settimana…e ancora una volta la regione di Mazandaran avrà una seria sfida”. (Agenzia Irna 6 luglio 2020)

In Hormozgan il rettore dell’università delle scienze mediche ha dichiarato: “da 11 mila personale del quadro della regione di Hormozgan 934 sono stati contagiati al coronavirus e il 50% dei contagi è nelle ultime settimane”. (Hamshahri 7 luglio 2020)

La signora Maryam Rajavi, presidente eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana: “L’aumento del numero delle vittime che le autorità del regime necessariamente menzionano, è la diretta conseguenza della politica criminosa e saccheggio di Khamenei e Rouhani che spediscono i lavoratori senza alcun equipaggiamento nelle zone affollate al lavoro, e nello stesso tempo accusano la popolazione di diffondere il coronavirus. Questa è la strategia di produrre cumulo di cadavere per ostacolare la rivolta popolare per il rovesciamento”.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

7 luglio 2020

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