Francesco Le Foche, immunologo:  “Covid19 si spegne da solo. A maggio usciremo e potremo andare in vacanza in Italia!”

 A questo punto, dopo le dichiarazione del dott. Francesco Le Foche, secondo cui il coronavirus, come gli altri coronavirus già conosciuti in passato, tende a spegnersi da solo, devo arguire che quanto ho scritto più volte su “Politicamentecorretto” nelle scorse settimane, risponde a possibile realtà. “Così come nasce, anche muore” , ho scritto infatti più volte.

Che poi Le Foche dica che è risaputo nell’ambito scientifico che i coronavirus  tendono a dare delle pandemie che poi, piano piano, tendono a spegnersi, ciò non può che consolare. E ciò succede soprattutto quando c’è una riduzione della loro entropia sociale, grazie alla quale, non potendo detto virus contagiare le persone che sono chiuse in casa, non ha più la carica di diffondersi e quindi tende ad autospegnersi, dopo una nascita e morte, si potrebbe dire, programmata.   Insomma, come succede per una batteria di automobile..

Il prof. Francesco La Foche, immunologo-infettivologo, non è mai stato finora sotto i riflettori mediatici, tenendo egli  un atteggiamento piuttosto riservato anche verso coloro che ormai io ho definito i “soloni” della scienza, ed ora sta dicendo cose che non possono non avere un fondamento scientifico riconducibile a certi processi naturali.

Anch’io penso che ne avremo per un anno e che, con l’ausilio delle mascherine (molto ben indossate !!!) se ne andrà fuori; mi permetterei anche di eccepire che finora abbiamo speso, quasi invano, un sacco di miliardi senza esito, che abbiamo fatto ammalare e morire più gente del previsto (nelle case di cura si è riscontrata la metà dei decessi) e soprattutto si è dato vita ad un potenziale e  spaventoso numero di gente con malattie future (se non già attuali)  riconducibili a disturbi mentali, come ho scritto più volte anche in questo giornale. Con tutto il rispetto per il personale sanitario medico e paramedico che ha pagato con la vita !

Da tutto ciò ne esce un quadro invero poco edificante per la scienza medica, la quale, quand’anche dovesse perfezionare un vaccino, e ciò  quasi sicuramente dopo la morte del virus, avrà partorito un topolino…

Di certo, e questo non me lo toglie dalla testa nessuno, i ricoveri ospedalieri non hanno funzionato come si poteva presupporre, come ho ipotizzato più volte.

ARNALDO DE PORTI

(Belluno Feltre)

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