La preghiera delle Clarisse di Sant’Agnese

«Come potrete immaginare abbiamo aggiunto alla nostra quotidiana preghiera dei momenti di Adorazione eucaristica in più; portiamo davanti all’immagine della Madonna delle Grazie l’umanità intera chiedendo che si fermi presto questa prova. È naturale per noi pensare a quello che fece s. Chiara di fronte all’incombere del flagello dei saraceni, o di fronte alle truppe di Vitale d’Aversa che voleva espugnare la città di Assisi. La sua unica arma fu l’eucaristia; il suo sostegno la preghiera: “Carissime figlie, da questa città, ogni giorno riceviamo molti beni; sarebbe grande empietà se al momento della necessità non le venissimo in soccorso come possiamo… Andate da nostro Signore e con tutto l’affetto implorate la liberazione della città”.
Andate da nostro Signore: risuonano in noi queste parole, vorremmo che risuonassero anche in voi, nelle vostre famiglie, nelle vostre case, nei luoghi di lavori che ancora potete varcare. È quello che noi stiamo cercando di fare, obbedendo alle parole della madre s. Chiara che sono sempre attuali di fronte ad ogni nemico che la storia porta con sé».
Così, le Clarisse di Sant’Agnese, sul blog “Come Gesù” del prete e scrittore Mauro Leonardi. A me fa sempre piacere quando qualcuno prega per me, non perché io pensi che quelle preghiere possano avere qualche effetto e cambiare la mia vita, ma perché so che ci sono persone che si preoccupano per me, che mi vogliono bene, insomma. Le Clarisse di Perugia pregano per l’umanità intera, vogliono bene a tutta l’umanità, compreso il sottoscritto, quindi. E’ una bellissima cosa. Mi lascia solo perplesso il concetto che le Clarisse hanno della preghiera. Intanto io alle generose monache vorrei far osservare che come i figli, in una famiglia, sono sempre nel pensiero di una madre, così l’umanità, costituita dalle creature di Dio, dovrebbe essere sempre davanti alla Madonna delle Grazie, altrimenti che madre è? Non ci dovrebbe essere bisogno di portare l’umanità intera davanti alla sua immagine. Poi: se i figli in una famiglia hanno bisogno dell’aiuto della mamma, questa, se è una madre amorevole, ha bisogno delle preghiere loro o di altri per aiutarli? Non dovrebbe farlo spontaneamente senza bisogno di preghiere? Altrimenti che madre è?
E allora? E’ inutile pregare? Credo che sia utile, così come è utile ad esempio, per un figlio malato, parlare alla madre, sentirla vicina, sentirne il calore, l’amore, le carezze, anche se è perfettamente consapevole che la madre non può toglierli di dosso il malanno che lo affligge.
Renato Pierri

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