Con il termine casto si indica chi si astiene dai piaceri sensuali. Un anacronismo in tempi come questi di bulimia sessuale e di rapporti precoci.
Non si è mai parlato tanto di sesso come in questi tempi. Eppure si registrano tanti casi di una forma particolare di castità, quella di molti ragazzi frequentatori assidui di siti pornografici.
Questi soggetti a causa di questa fruizione quotidiana sono disinteressati al sesso vero e vengono definiti con un termine medico ipoattivi sessuali.
Il fenomeno non è endemico italiano, ma globale. I dati della Società italiana di andrologia evidenziano un trend in crescita, purtroppo, che interessa oltre 100.000 giovani ed è preoccupante perché avviene nell’età in cui l’interesse verso la sessualità dovrebbe essere al massimo.
In termini percentuali è ipoattivo sessuale il 12% del campione preso in esame dalla ricerca.
Ma quale è la causa di questo disinteresse al sesso?
Il desiderio patologico di isolamento tecnologico palesato da questi giovani.
Il rifugio in queste relazioni virtuali è il viatico che conduce alla sindrome di chi decide di non uscire di più dalla propria stanza.
Un vero e proprio isolamento che determina seri problemi di relazione.
Alcuni di questi giovani addirittura non escono quasi più dalla loro stanza, non si curano, non dormono fino a giungere ad un collasso nervoso.
Va detto che questi soggetti praticando questo erotismo particolare, solitario, virtuale finiscono per non riuscire più a vivere una sessualità reale.
Abbiamo detto in precedenza che questo fenomeno è globale come molti altri aspetti della vita odierna.
In Giappone interessa il 35% dei giovani mentre nel Regno Unito costituisce un’emergenza.
Va evidenziato che a determinare questo comportamento patologico maschile del rinchiudersi in se stessi, è lo spavento. Da giovani il desiderio di “incontrare” una partner è fortissimo, ma spesso le ragazze sono indisponibili.
Internet allora diventa una via di fuga per i più fragili e i meno sicuri.
La realtà esterna diventa così solo virtuale per questi maschi.
Con il rapporto mediato da uno schermo non c’è più bisogno di tutti gli sforzi cui li costringerebbe invece la realtà.
E così tutto sembra più semplice o così almeno appare.
E allora meglio accontentarsi solo delle immagini on line che hanno il vantaggio per questi soggetti di evitare il dramma dell’abbandono, uno dei rischi potenziali nelle relazioni reali, mettendoli al riparo così da tutto ciò che nella vita vera può destabilizzarli.
E così ci si appaga da soli, senza fatica e senza sforzi e tutto diventa estremamente facile o così appare.
Mentre invece……….