di Carmelo Cicala Presidente di INSIEME per gli italiani
Le comunità italiane all’estero stanno prendendo coscienza. Come si usa dire: non è mai troppo tardi. Certo che si sono sprecati 10 anni di politica parlamentare riponendo speranze ed aspettative in un movimento che non ha mai saputo fare niente. Neanche le alleanze in Parlamento crude e fradice come le castagne del prete. Quando la politica si riduce alle apparenze e basta significa che siamo al cospetto di approcci sbagliati e senza contenuti. Restano solo i titoli che fanno presa sulla gente. Lo abbiamo visto tutti il fallimento della manifestazione “mondiale” che avrebbe dovuto sovvertire e risolvere le cose in favore degli italiani all’estero, reti consolari e via discorrendo. Cos’altro aspettarsi ancora non si sa ma la gente finalmente sta prendendo coscienza. Fallimento perché non 1000, non 10000, non 50000 in piazza ma almeno 100000 dovevano essere i manifestanti per un evento definito MONDIALE. La gente è trattata come se avesse l’anello al naso. Ma noi di INSIEME per gli italiani diciamo due cose su tutte: 1) perché non si è avvicendato a Merlo nessuno nel suo movimento in 10 anni? 2) perché ha inserito nel simbolo il suo cognome come farebbe Napoleone per accampare diritto di proprietà vita natural durante? Guardate che questi due punti sono assolutamente fondamentali alla luce di zero risultati. Noi diciamo anche chiunque altro ma MAI PIU’ MAIE. Lo diciamo contemporaneamente alla presentazione del nostro programma perché le persone, l’elettorato vota MAIE senza sapere neanche perché. Perché conosce solo quello, perché non si interessa, perché in fin dei conti l’uno vale l’altro. Noi di INSIEME per gli italiani diciamo: chiunque altro va bene ma basta con le buffonate e con le demagogie. Abbiamo sentito un solo discorso sempre uguale senza articolazioni politiche di merito se non propagandistiche: Fateci caso. “Non contiamo in Parlamento; siamo all’opposizione e non possiamo fare niente (con Renzi però hanno governato eccome! Hanno votato “Sì” al referendum del 4 dicembre); dobbiamo essere di più per essere più forti eccetera. Nulla di più neanche un pizzico di pianificazione sul come giungere a risultati, sul come fare praticamente ad ottenere i risultati. Insomma, occorre fare un’azione di bonifica politica e liberare letteralmente l’elettorato dalla sonnolenza che lo ha preso. Occorre che si dica basta perché a tutto c’è un limite. Ci rivolgiamo a tutta quella schiera di coordinatori molti dei quali anche persone intelligenti, dicendo loro di guardare bene, di valutare e criticare senza schemi mentali precostituiti la situazione di 10 anni di politica fallimentare.
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