“SIAMO TUTTI PEDONI…INDIFESI E A RISCHIO!!!”

FREE GREEN SICILIA

CATANIA E’ LONTANA ANNI LUCE DALL’ESSERE UNA CITTA’ A MISURA DI PEDONI E DEI PIU’ DEBOLI E INDIFESI COME BAMBINI, ANZIANI, DISABILI, etc!

LUNGOMARE LIBERATO ? MA DA CHE? NON ACCONTENTIAMOCI PIU’! CHIEDIAMO SCELTE REALI E CORAGGIOSE E NON D’IMMAGINE!

Il ‘lungomare liberato? Ma da ché? Ma non continuiamo più a prenderci in giro se una volta al mese per meno di mezza giornata una parte del lungomare viene chiusa al traffico! Ma poi da cosa sarebbe liberato se giornalmente transitano decine di migliaia di mezzi a motore, e molti di questi vanno pure a forte velocità, ed emanano gas di scarico e provocano rumori da record di decibel costringendo, come gran parte della città ovviamente, gli indifesi cittadini pedoni e ciclisti che osano fare una passeggiata a piedi o in bici o correre sul lungomare a respirare veleni ed essere assordati oltre ai rischi per la loro incolumità. Vogliamo tutti scelte reali e coraggiose per una città che si trasformi, nel più breve tempo possibile, a misura d’Uomo e Bambini, di pedoni e ciclisti, di abili e diversamente abili! Non accontentiamoci più abbiamo il sacrosanto diritto di chiedere molto di più rispetto alle briciole!

Ecco cosa recitano i primi due articoli della Carta europea dei diritti del pedone, del tutto sconosciuta alle Amministrazioni pubbliche,: I “ Il pedone ha diritto a vivere in un ambiente sano e a godere liberamente dello spazio pubblico nelle adeguate condizioni di sicurezza per la propria salute fisica e psicologica” II ‘ Il pedone ha diritto a vivere in centri urbani o rurali strutturati a misura d'uomo e non d'automobile e a disporre di infrastrutture facilmente raggiungibili a piedi o in bicicletta”.

In aperto contrasto con tale Carta giornalmente le strade della città, il centro storico e commerciale e le arterie primarie in primis ma anche molti quartieri periferici, sono invasi (aree limitate al traffico, ZTL, piazze, marciapiedi e segnali pedonali, quando questi esistono o sono visibili, con tutti i rischi e la sequela di incidenti che conosciamo) visto che di fatto non è stato fatto quasi nulla per limitare il dominio incontrastato dei mezzi a motore così come invece hanno fatto tante altre città storiche e turistiche italiane e così come imporrebbe la legge quando i limiti di inquinamento da scarichi e da rumori vengono superati o sono ai limiti costanti di pre-allarme costringendo i cittadini a subirne le conseguenze per la salute così come dimostrano da anni inascoltati i vari rapporti come quelli dell’Istituto Sanitario nazionale e quello internazionale O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità). Ma fino a quando i Sindaci, per legge la massima autorità sanitaria, e che si dovrebbero prioritariamente preoccupare e occupare della salute e del benessere generale dei loro cittadini, non rischiano di fatto nulla e continuando a chiudere gli occhi e tapparsi il naso (al contrario del nuovo reato chiamato ‘Omicidio stradale’ che si rivolge solo agli automobilisti), nel senso di responsabilità penali, le città continueranno ad essere soffocate dallo smog e violentate dai rumori e la gente continuerà ad ammalarsi e a morire per tali conseguenze senza avere diritto, peraltro, ad un risarcimento dei danni subiti.

Un città che costringe di fatto i cittadini ma in particolare i bambini e gli anziani e i diversamenti abili (ad ogni passo una barriera architettonica insormontabile) a restare rinchiusi nelle loro case (non solo a causa dello smog e i dei rumori che tanto danno alla salute fanno) in quanto gli spazi verdi e per il gioco o liberi dalle auto a disposizione dei cittadini si possono contare sulle punte delle dita e sicuramente non bastano iniziative palliative e di immagine (l’unica scelta reale in questi ultimi anni, che abbiamo condiviso e sostenuto, è stata la chiusura al traffico di una piccola parte di via Dusmet adiacente alla Villa Pacini) a garantire ad ogni cittadino, abile o in difficoltà, il sacrosanto diritto di poter vivere liberamente e felicemente nella loro città, che come Catania è lontana anni luce dall’essere a misura di pedoni ancora meno di bambini, anziani, disabili, invalidi, donne incinte e così via come tali indifesi e ogni giorno a rischio come peraltro dimostrano annualmente le statistiche di incidenti stradali.

Il Portavoce

Alfio Lisi

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