Italiani all’estero: INSIEME per gli italiani denuncia la scorrettezza della lettera del Presidente del Consiglio spedita ai connazionali insieme ai plichi

di Carmelo Cicala Presidente di INSIEME per gli italiani

Che un Presidente del Consiglio possa avere la facoltà di scrivere una lettera a tutti gli italiani all’estero è normale sempre che paghi le spese di spedizione senza mettere le mani nelle tasche degli italiani. Un Presidente del Consiglio dunque ha il diritto di informare autorevolmente gli elettori all’estero sulle elezioni in questo caso a proposito del referendum del 4 dicembre 2016. Un presidente del Consiglio allora, nel caso di specie, si limita però ad esporre le ragioni del referendum, delle motivazioni che hanno portato ad indirlo, ma non può né deve entrare nel merito né tantomeno consigliare e caldeggiare una decisione piuttosto che l’altra. Ma Matteo Renzi lo ha fatto lo stesso. Si raccomanda di votare per quel verso e non per l’altro. Imperturbabile buontempone, ha scritto in fretta e furia una letterina semplice e, per certi versi, elementare senza perderci neanche una mezz’oretta non perché sia impunito ed impertinente ma perché furbo e sfrontato. Egli l’avrebbe scritta non nelle vesti di Presidente del Consiglio ma in quelle di Segretario del partito Democratico che può e deve indicare precisamente cosa debba votare l’elettorato. In punta di diritto e senza contare il conflitto di interessi enorme che invade la scena, Matteo Renzi non ha sbagliato. E’ il segretario del PD a parlare e non il Presidente del Consiglio dei Ministri. Detto ciò, gli italiani residenti all’estero non hanno tutti l’anello al naso e sapranno capire che c’è l’inganno ed appare evidente la scorrettezza come una entrata a gamba tesa in un campo di calcio. C’è l’espulsione ragazzi! Ma, quello che ci chiediamo: è un caso che la letterina del Presidente del Consiglio stia arrivando insieme ai plichi elettorali alle residenze degli italiani all’estero? Noi non crediamo a “casi” del genere perché sia la situazione contingente italiana, sia la posizione del governo e sia la scommessa di Renzi “vado a casa se perdo il referendum” dicono che non sia stato il Segretario del Partito a parlare e consigliare, ma il Presidente del Consiglio dei ministri in persona per indurre in errore quanti credono nelle istituzioni: “se lo dice il Presidente del Consiglio, bisogna obbedire egli parla per il bene degli italiani…”. Nessuno potrà convincere nessun altro che togliendogli qualcosa per la quale si è battuto 20 anni per ottenerla, sia una cosa buona e giusta. I sei senatori eletti nella Circoscrizione Estero sono costati anni ed anni di battaglie e delusioni, non è possibile convincere gli elettori all’estero che privarsene sia conveniente. Chi lo fa è in malafede e potrebbe aspettarsi un sonoro vaffa.

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