La legge n. 440 dell’8 agosto 1985, nota come Legge Bacchelli – dal nome dello scrittore Riccardo Bacchelli, autore del Mulino del Po, uno dei romanzi più importanti del Novecento italiano, più volte candidato al Nobel, e componente dell’Accademia nazionale dei Lincei – ha istituito, presso la Presidenza del Consiglio, il Fondo per gli interventi in favore di cittadini illustri che versino in stato di particolare necessità.
La legge prevede un assegno straordinario vitalizio a coloro che si sono distinti nel mondo della cultura, dell’arte, dello spettacolo e dello sport, che versano in condizioni di indigenza.
I criteri e le modalità per l’assegnazione del vitalizio sono stati definiti con il Decreto del Presidente del Consiglio 4 febbraio 2010, in base al quale gli assegni straordinari vitalizi sono assegnati a cittadini italiani che abbiano illustrato la Patria attraverso meriti acquisiti nei campi delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia, del lavoro, nel disimpegno di pubblici uffici o di attività svolte a fini sociali, filantropici, umanitari.
L’importo massimo annuo dell’assegno vitalizio, è commisurato all’attuale costo della vita e alle esigenze dell’interessato, ed ammonta ad euro 24000.
La concessione dell’assegno, a seguito di apposita istruttoria, è deliberata dal Consiglio dei Ministri e viene attribuita con decreto del Presidente della Repubblica dopo una comunicazione al Parlamento.
Questa sovvenzione può essere revocata nel caso in cui venga meno lo stato di necessità o intervengano condanne penali irrevocabili.
I candidati all’assegno vitalizio devono essere cittadini italiani, versare in uno stato di particolare necessità, essere in possesso di documentazione che attesti la chiara fama e i meriti acquisiti a livello nazionale e internazionale, non aver subito pronunce di condanne penali irrevocabili con conseguente interdizione dai pubblici uffici.
Chiunque può avviare la pratica per l’assegnazione del sostegno economico.
Il governo, prima di concedere il vitalizio, sente il parere, formalmente consultivo ma di fatto determinante, della commissione preposta, formata dalla biologa molecolare Emilia Chiancone, dal linguista Tullio De Mauro e dallo scrittore editore Gian Arturo Ferrari.
Tra le personalità che hanno beneficiato della Bacchelli l’attore Salvo Randone, il pugile Duilio Loi, la poetessa Alda Merini, le attrici Alida Valli e Tina Lattanzi, i cantanti Umberto Bindi e Joe Sentieri, la prima annunciatrice Rai Fulvia Colombo.