Lo scioglimento per mafia del Municipio X di Roma è stato solo l'ultimo atto di un processo che ha visto decenni di disattenzioni sul litorale romano e di conseguente penetrazione della criminalità organizzata di tipo mafioso. La partita più complessa riguarda ovviamente gli abusi edilizi dei balneari sulle spiagge. Sotto accusa è, tra l'altro, l'articolo 13 della delibera dell'allora sindaco Alemanno, che di fatto assegnava al Municipio pieni poteri sui progetti riguardanti il litorale, gestione, pulizia e manutenzione degli arenili, servizi connessi alla balneazione di Castelporziano e Capocotta e il Pua, cioè il piano di utilizzazione degli arenili. E, ovviamente, la gestione delle licenze. Un tesoro che ha fatto gola a tanti, troppi appetiti, come l'inchiesta Mafia Capitale ha rivelato e come emerge dalle prime fasi del processo. La visione urbanistica del litorale di Roma, appare datata e inefficace
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