SUL TERRAZZO PELLEGRINI DI COSENZA SI E’ SVOLTO IL CONVEGNO DEI TEMPLARI FEDERICIANI, ANPS E CENTRO STUDI LAZZATI.

“MUOVENDO DAL CASO LINATE, OCCORRE AVERE LA CAPACITA’ DI PRODURRE SENTIMENTO SOCIALE PROTEGGENDOLO DAL RISCHIO”.

Viva e sentita partecipazione al convegno promosso dalla Confraternita Cattolica Cristiana dei Templari Federiciani, dal Centro Studi G. Lazzati, dall’Associazione della Polizia di Stato (AN.P.S.) di Cosenza e dalla Casa Editrice Pellegrini, che hanno tenuto a battesimo il libro”Controllo interno e Prevenzione dei rischi – Il caso Linate”, di Angela Bertucci e Michele Roperto.

L’iniziativa, svoltasi sul Terrazzo Pellegrini, ha registrato i Saluti dell’Editore Walter Pellegrini, del Rettore dei Templari Federiciani di Cosenza Avv. Filomena Falsetta, del Coordinatore Nazionale del Centro Studi G. Lazzati Avv. Damiano Viteritti, del Consigliere dell’A.N.P.S. di Cosenza Avv. Angelo Cosentino, nonché le relazioni dell’Ing. Domenico Muzzupappa, Direttore Tecnico Ase Engineering Consulting Srl e del Dott. Angelo Vittorio Sestito, Direttore acquisizione beni e servizi ASL Roma C. e Docente di reingegnerizzazione di processi master GSA Università Roma 3.

Le conclusioni sono state affidate al Prof. Martino Michele Battaglia, Docente di Antropologia Culturale presso i Mediatori Linguistici di Reggio Calabria e Dottore di Ricerca UNIME.

Interventi particolarmente pregnanti, che,muovendo dal caso Linate, hanno individuato i capisaldi di un corretto approccio alla questione “sicurezza”.

E, un passo importante nel problema “sicurezza” ha riguardato proprio quel profondo legame tra la percezione del “sentimento di rischio” e la “capacità di reagire ad esso”, che deve caratterizzare e contraddistinguere la condotta di lavoratori e di tecnici impiegati in particolari sistemi, come, appunto, quello di Linate, un sistema vulnerabile non per la nebbia, ma per la mancata interazione tra i diversi soggetti coinvolti.

Le riflessioni alle quali il convegno ha dato vita, hanno permesso, dunque, di rapportarci alla realtà odierna, trasfondendole quell’indole di difesa comune, che consiste nella capacità di produrre sentimento sociale e di proteggerlo dal rischio.

A questo proposito, estremamente significativo si è rivelato il contributo della Sezione cosentina dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato (A.N.P.S.), presente all’evento nelle persone dei Consiglieri Giuseppe Papasidero e Angelo Cosentino, a testimonianza della vitale esistenza dei sodalizi del Comparto Sicurezza e Difesa, poichè quotidianamente impegnati a tutelare quel mandato di difesa pubblica che alberga negli Uomini delle Forze dell’Ordine.

L’Ufficio Stampa

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