San Gimignano e le sue torri

In lontananza si intravvedono le torri di San Gimignano che da una collina domina la Val d’Elsa. Le torri, se ne contano oggi 13, ma nel Trecento erano ben 72. Questo tipo di costruzione, assai costosa da elevare, rappresentava il simbolo della potenza economica delle famiglie locali che, nonostante gli ambienti angusti e bui, le abitavano. Solo successivamente saranno definitivamente abbandonate.

Le torri sono anche la testimonianza di un periodo florido di San Gimignano che, dall’anno Mille fino alla metà del Trecento, ebbe un forte sviluppo commerciale e demografico. Il borgo era diventato talmente potente, grazie anche alla sua posizione geografica strategica (si trovava sulla via Francigena), che nel 1199 si dichiarò libero comune.

La decadenza, economica, culturale e demografica di San Gimignano avverrà dalla seconda metà del Trecento quando il libero comune fu costretto a sottomettersi a Firenze.

Oggi il borgo, con i suoi oltre 7000 abitanti, è un museo a cielo aperto, dichiarato, dal 1990, Patrimonio mondiale dell’Umanità.

La città vive naturalmente di turismo, con il conseguente sviluppo di un’attività agrituristica dovuta anche alla bellezza della sua campagna. Sviluppata è anche l’attività agricola incentrata sulla produzione vinicola della Vernaccia DOCG e sullo zafferano, spezia che nel Medioevo fu fonte di grandi ricchezze per il libero comune che impose forti dazi sulle esportazioni.

Il piccolo centro, dove il tempo sembra essersi fermato, è circondato da una cinta muraria alla quale si accede da diverse porte, La principale è Porta San Giovanni dalla quale parte una strada che conduce alle due piazze più importanti, nelle quali sono concentrati i maggiori monumenti. A Piazza della Cisterna si trovano la cisterna medievale e le Torri degli Ardinghelli, mentre la Piazza del Duomo è circondata dalla Torre Grossa alta 54 mt. e dalla Torre Rognosa, seconda per altezza, che si eleva dal Palazzo Vecchio del Podestà. Il nome Rognosa deriva dal fatto che la torre funzionò fino al Trecento come carcere dove vi veniva rinchiuso chi aveva “rogne”. Sempre a Piazza del Duomo si affacciano le Torri gemelle della potente famiglia dei Salvucci mentre al centro domina la Basilica Collegiata di Santa Maria Assunta, o Duomo, simbolo religioso di San Gimignano. Al suo interno si può ammirare l’affresco delle Storie di Santa Fina nell’omonima Cappella eseguito da Domenico Ghirlandaio.

Una passeggiata lungo la cinta muraria darà la possibilità di ammirare panorami mozzafiato. Per gli amanti della buona tavola ad attenderli vi saranno le pappardelle al cinghiale e la cinta senese accompagnate naturalmente dal vino Vernaccia, del quale si può visitare il Museo che ha sede nella Villa della Rocca di Montestaffoli a San Gimignano.

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