L’entourage di Rouhani nel suo viaggio in Europa: terroristi, torturatori e guardie rivoluzionarie ( pasdaran )

Hassan Rouhani, presidente del dittatore religioso al potere in Iran, sarà accompagnato da tutta una serie di terroristi, torturatori e guardie rivoluzionarie, durante la sua visita in Italia e in Francia. Questi individui, proprio come Rouhani stesso e il suo governo, sono i responsabili della repressione, della tortura, dei rapimenti di ostaggi e dell'esportazione del terrorismo oltre i confini iraniani negli ultimi decenni e negli ultimi anni. Ecco il curriculum di alcuni componenti del suo entourage:


1. Hamid Abutalebi, vice-responsabile politico dell'ufficio di Rouhani, è coinvolto nell'occupazione dell'ambasciata americana del 1979 ed ha organizzato l'omicidio di Mohammad Hossein Naghdi, rappresentante del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI) in Italia il 16 Marzo 1993. Nel 2014, Rouhani lo ha nominato ambasciatore del regime alle Nazioni Unite, ma il Governo degli Stati Uniti gli ha rifiutato il visto d'ingresso e il regime ha dovuto sostituirlo.


Abutalebi, non potendo negare il suo ruolo nel rapimento degli ostaggi, ha scelto di sminuire la sua importanza, dipingendosi come l'interprete degli Studenti Seguaci della Linea dell'Imam! (Khabar Online – 9 Marzo 2014)


Un quotidiano di stato iraniano il 18 Novembre 2013 ha scritto: “Nel 1980, durante l'occupazione dell'ambasciata americana … Abdi e Hamid Abutalebi andarono in Algeria per conto degli Studenti Seguaci della Linea dell'Imam e invitarono a Tehran 17 movimenti per la libertà di tutto il mondo… Tenevamo la bandiera 'dell'unità tra gli oppressi di tutto il mondo' in una mano (degli Studenti della Linea dell'Imam) e i 52 ostaggi americani nell'altra”.


Secondo le indagini della polizia giudiziaria italiana e le dichiarazioni dei testimoni, Abutalebi ha organizzato l'omicidio di Mohammad Hossein Naghdi, e sempre secondo questa indagine Abutalebi, che è stato ambasciatore del regime a Roma dal 1988 al 1992 era entrato in Italia con documenti falsi e sotto falso nome nel periodo in cui è avvenuto l'omicidio di Naghdi, per compiere questo crimine. L'indagine della polizia precisa: “La decisione dell'omicidio è stata presa da figure politico-religiose di alto livello a Tehran e la sua attuazione è stata affidata ad un gruppo arrivato in Italia espressamente a questo scopo. La loro organizzazione in loco era in contatto diretto con la rappresentanza diplomatica in Italia ed in particolare con l'ambasciatore Abutalebi”. Secondo la polizia giudiziaria italiana, ad Abutalebi avrebbe dovuto essere vietato l'ingresso nella zona Schengen nel 2003, dato che è sospettato di aver commesso un crimine.


Negli anni '80 Abutalebi ha lavorato presso l'ambasciata del regime nel Senegal per diverso tempo, ma è stato espulso da quel governo come “persona non grata”.


2. Il mullah Hessameddin Ashna, consulente culturale di Rouhani e capo del Centro Studi Strategici del presidente, è un altro compagno di Rouhani nel suo viaggio in Europa. In passato è stato vice-Ministro dell'Intelligence e Direttore Generale nella provincia di Qom. E' stato nominato Direttore Generale dell'agenzia di intelligence di Qom nel 1992 ed ha avuto un ruolo attivo nella repressione della popolazione e dei religiosi dissidenti della città, nonché nell'arresto di Montazeri, ex-vice di Khomeini, rimosso dal suo incarico per aver protestato contro il massacro del PMOI. Questo aguzzino è diventato vice-Ministro dell'Intelligence nel 1997 e capo della sezione formata da religiosi incaricati di identificare e perseguire i religiosi dissidenti.


3. Mohammadi Sa’eidei, direttore generale delle linee navali del regime è un altro compagno di viaggio di Rouhani. E' un aguzzino del ministero dell'intelligence ed è coinvolto in una serie di omicidi avvenuti nel 1998.


4. Il membro dell'IRGC Nazari fa anch'egli parte dell'entourage di Rouhani. E' un ufficiale della Marina dell’IRGC e sta cercando di acquistare parti necessarie alla Marina, come rotori speciali per le barche e le navi militari del regime. Nazari operava attraverso una ditta chiamata Amir Marine Kabir, per l'acquisto dall'Italia di parti necessari alla marina dell'IRGC, come i motori delle navi.


Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

13 Novembre 2015

Mahmoud Hakamian
Cell: 3776850726

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