Medjugorje, e il mio articolo su Affaritaliani

Su Affaritaliani del 26 gennaio 2012, nell’articolo “La moglie accetti la sofferenza, ché anche Gesù ha sofferto… “, scrivevo tra l’altro: “Vorrei tranquillizzare tutti coloro che credono alle apparizioni della Madonna di Medjugorje, e sono preoccupati per la valutazione che darà in merito la commissione d'indagine presieduta dal cardinale Ruini, e istituita da Benedetto XVI. State tranquilli. Ci vuole tempo, molto tempo, lasciate che gli esaminatori studino, analizzino, indaghino, interroghino. La Chiesa è cauta, prudentissima in queste cose. Il fatto è, però, che quando arriva il momento di pronunciarsi, è troppo tardi, e poiché non può deludere milioni di fedeli, che del resto continuerebbero imperterriti a venerare la loro Madonna, è costretta a dichiarare che il miracolo è veramente avvenuto. Potrebbe fare altrimenti?”. Mi sbagliavo. Sbagliavo grazie a papa Francesco che ha avuto il coraggio di dire: : “L’ultima parola di Dio si chiama ‘Gesù’ e niente di più”. Avevo però perfettamente ragione quando scrivevo: “Eppure, senza bisogno di aspettare, studiare indagare analizzare, sarebbe bastato riflettere, una trentina d'anni fa, su qualche pensiero profondo della nostra cara Madonna di Medjugorje, per capire che le apparizioni erano solo il frutto della fantasia di sei adolescenti”. E infatti, secondo gli orientamenti emersi nella riunione di mercoledì scorso alla Congregazione per la Dottrina della Fede, presieduta dal cardinale Gerhard Ludwig Mueller, in Vaticano, le apparizioni di Medjugorje non avrebbero nulla di soprannaturale e il loro messaggio verrebbe considerato addirittura come inconsistente sotto il profilo teologico. Ovviamente nessuno mi darà ragione per aver affermato nei miei libri che, come le apparizioni di Medjugorje, anche le apparizioni di Lourdes e di Fatima non hanno nulla di soprannaturale, e che il loro messaggio è inconsistente sotto il profilo teologico. Nessuno mi darà ragione. Per questo bisognerà aspettare un papa ancora più coraggioso di papa Francesco. E forse Renato Pierri avrà già lasciato questo povero mondo.

Renato Pierri

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