EXPO 2015, L’EVOLUZIONE DEL GUSTO

Un ricco programma di eventi scientifici a cura del CNR si terrà al Padiglione Italia durante il semestre espositivo dell’EXPO 2015, che si protrarrà da maggio a ottobre. Varie tematiche verranno approfondite in 24 incontri, legati ai temi di Expo Milano 2015, volute coniare con la denominazione “Vivaio Ricerca”, dove la partnership con il CNR vuole fornire ulteriori risposte alla grande sfida di Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energie per la Vita”, con proposte e progetti a disposizione delle comunità internazionali, dando la possibilità alle generazioni future di poter crescere anche professionalmente, apportando idee e innovazioni. In questi 24 eventi vi sarà l’impegno di comunicare un messaggio chiaro su ricerca e sviluppo in tre aree individuate dal CNR come pilastri delle loro attività: il cibo e l’uomo, tra aspetti ambientali e bio-medici; il cibo e la produttività, e il cibo e le sue tecnologie di trasformazione. Per queste ragioni Padiglione Italia ha deciso di dedicare un ruolo di primo piano alla ricerca e al dibattito scientifico. Il programma in oggetto è stato presentato lo scorso 28 gennaio nella sede romana, alla presenza dei ministri Stefania Giannini e Claudio Martina, rispettivamente dell’Istruzione e delle Politiche agricole nonchè della presidente di EXPO SpA, Diana Bracco. Lo stesso presidente del CNR Luigi Nicolais ha definito Expo “un’opportunità per il mondo scientifico, poiché consentirà ai ricercatori di presentare a un ampio pubblico i risultati più avanzati e interessanti dei loro studi, creando un’occasione importante, capace di ridurre la distanza e le diffidenze tra scienza e società”. Alberto Mina, direttore del Dipartimento Scienze Bio-Agroalimentari del CNR, e Francesco Loreto, Direttore Relazioni Esterne e Istituzionali di Padiglione Italia hanno moderato gli interventi dei numerosi partecipanti. Grande interesse ha destato l’intervento della ricercatrice Graziella Chini Zittelli, dell’Istituto per lo studio degli ecosistemi del CNR di Firenze, la quale ha introdotto un vero e proprio laboratorio del futuro, cui è dedicato l’evento di Padiglione Italia – CNR del prossimo 14 ottobre. Materie prime innovative come microalghe, insetti e meduse, saranno integrate per ottimizzare l’alimentazione del domani, che insieme all’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari saranno presentate come evento scientifico divulgativo, poiché sono materie prime utilizzate a scopo alimentare, in molti paesi dell’Est asiatico, in Messico e in America latina. Le meduse vengono utilizzate in Asia, le microalghe, in particolare la spirulina, già dagli Aztechi era usata come ingrediente di cibi. L’apporto proteico risulterebbe molto elevato in entrambi come con gli insetti. Le microalghe potrebbero essere introdotte come ingredienti nella pasta e ciò sta già avvenendo, come potrebbero nei prodotti lattiero-caseari. Si cercherà di presentare, anche con l’ausilio di chef, un nuovo modo di potersi nutrire con questi cibi, cercando poi di affrontare le problematiche legate all’UE sulla loro introduzione, affrontando la tematica del novel food, e la procedura complessa e costosa per cui molte aziende spesso vi rinunciano a produrli. Si discuterà quindi anche della loro autorizzazione, da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare. Antonella Leone, dell’Istituto di Scienze delle produzioni alimentari del CNR, ha poi sottolineato la possibilità di sfruttare questi nuovi cibi come risorsa del luogo e non come importazione, con l’esempio italiano, evidenziando che le microalghe si possono allevare tranquillamente con impianti già esistenti, ma le meduse le abbiamo già e spesso creano seri problemi al turismo nonché alla pesca. Questo è stato uno dei tanti aspetti che ha così scientificamente incuriosito la platea presente e che permetterà di riflettere e discutere ulteriormente su importanti temi come la lotta alla fame o il food print, cioè il costo ambientale degli alimenti e il suo consumo di suolo, con l’impronta che ne consegue con l’ambiente. Attendiamo i prossimi appuntamenti in vista di EXPO come la “Carta di Milano” che impegnerà tutti i Paesi che vorranno firmarla, intervenendo come una sorta di “protocollo di Kyoto sul cibo”, con un piano d’azione globale contro la fame nel mondo e i temi dell’alimentazione.


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