Vescovi, cardinali e giornalisti che nun credeno manco ar pancotto

A quanti è accaduto? A molti. Molte persone religiosissime sin dalla fanciullezza, andando avanti negli anni, approfondendo gli studi, facendo esperienza della vita, sono diventate atee. Però, una persona buona d’animo, non incline a fare il male, si comporta bene con o senza Dio. Ma che cosa accade ad un persona cattiva d’animo, diventata atea? E’ ovvio che venendo a cadere il timore di Dio, potrà più facilmente compiere azioni cattive. Ora, se a tante persone religiose accade ad un certo punto della vita di diventare atee, è naturale che possa accadere anche a tanti preti e a tante suore. Forse in misura minore, ma sicuramente accade. Ma non tutti i preti e non tutte le suore tornano allo stato laico. Alle volte perché non si ha il coraggio di tornare indietro, di affrontare una nuova vita, alle volte semplicemente perché non conviene rinunciare a privilegi e persino al lusso. Questo preambolo per dire che quando vediamo preti, e persino vescovi e cardinali, comportarsi male, non dobbiamo stupirci, giacché è molto probabile che si tratti di atei, ovviamente d’animo cattivo. In questo periodo, ad esempio, assistiamo a strani incomprensibili perfidi attacchi a Papa Francesco, sia da parte di cardinali, sia da parte di giornalisti che si dichiarano credenti. Bene, non dobbiamo stupirci più di tanto, giacché con molta probabilità si tratta di persone che nun credeno manco ar pancotto.

Renato Pierri

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