ECPAT: IL GOVERNO SI IMPEGNI A PROMUOVERE UN PIANO NAZIONALE DI PREVENZIONE E CONTRASTO DELL’ABUSO E DELLO SFRUTTAMENTO SESSUALE DEI MINORI.
I DIRITTI DELL’INFANZIA DEVONO ESSERE AL CENTRO DELLE POLITICHE OGNI GIORNO.
Il 20 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti dei bambini. In questa data, nel 1989, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Convenzione ONU sui diritti dei bambini.
Sicuramente un ottimo risultato e uno strumento politico importante che ha visto la nostra presidente Allegra Morelli seguire i lavori che hanno portato alla scrittura della Convenzione.
Una giornata importante dunque, anche se siamo convinti che i diritti dell'infanzia debbano essere al centro delle politiche tutti i giorni e non solo il 20 novembre: ci troviamo di fronte ad un generale consenso sull'importanza dei diritti dell’ infanzia e dell’ adolescenza ma ciò non basta.
L’urgenza per l’ Italia deve essere quella di investire nella prevenzione, elemento chiave per la costruzione di un sistema efficace di contrasto della violenza sui bambini. Ciò non può prescindere dalla conoscenza del fenomeno e dal monitoraggio continuo dello stesso; purtroppo persiste nel nostro Paese l’assenza di un sistema nazionale di raccolta e di analisi dei dati relativi a tutte le forme di sfruttamento sessuale commerciale che vedono vittime i più piccoli.
La prevenzione procura notevoli risparmi economici ed è strettamente legata al benessere dei bambini. E’ fondamentale che i diversi livelli istituzionali mantengano i diritti dei bambini al centro dell’agenda politica. Non sempre è stato così.
Il Governo si deve altresì impegnare ad intraprendere azioni concrete affinché sia introdotto un piano nazionale di protezione dei minori anche dallo sfruttamento sessuale commerciale.
ECPAT ribadisce il suo impegno nell'azione di prevenzione, attraverso i suoi percorsi educativi/informativi rivolti a tutti: in primis ai minori ai genitori, ma anche agli operatori che lavorano con e per l'infanzia .Un impegno che non si arresta nei confini nazionali, ma è diretto a garantire un futuro migliore a quei bambini che sono a forte rischio di sfruttamento sessuale anche da parte di italiani ed italiane.
A fronte di tutto questo, non possiamo che auspicare una celere messa in atto di campagne di sensibilizzazione e prevenzione rivolte alla popolazione adulta circa la reale natura di questi fatti.
Il cambiamento che auspichiamo deve essere anche un cambiamento culturale: il bambino deve essere visto come un essere umano, non deve essere inteso come figlio. Tutti noi dobbiamo infatti farci carico del benessere dei bambini.
Affinché il 20 novembre si possa celebrare ogni giorno.
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Consuelo Cagnati
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