Che delusione: anche papa Francesco nostalgico di mammane e cucchiai d’oro

Papa Francesco nel discorso rivolto all'Associazione medici cattolici italiani, ha difeso il diritto all'obiezione di coscienza per quanto riguarda l’aborto. Il Papa sembra ignorare che così facendo non fa altro che favorire l’aborto clandestino. Nessuna legge, infatti, e nessuna obiezione da parte dei medici può impedire a moltissime donne di abortire. Con la differenza che le donne povere si rivolgono alle mammane, col rischio di morire assieme al feto, e le donne ricche si rivolgono a cliniche private, oppure si recano all’estero. Il Papa sembra ignorare che esiste una norma morale secondo la quale di fronte a due mali inevitabili, si sceglie il male minore. E il male minore non è negare alle donne la possibilità di abortire, oppure addirittura come auspicava Giovanni Paolo II (cfr Evangelium vitae) ripristinare leggi punitive. Il male minore non sono le mammane o i cucchiai d’oro e tanto meno il carcere. Papa Francesco, riguardo all’eutanasia, ha anche affermato: “In realtà, alla luce della fede e della retta ragione, la vita umana è sempre sacra e sempre di qualità”. Il fatto che sia sacra, la vita, non esclude che la si possa sacrificare per il prossimo, secondo Gesù, per la Patria, oppure metterla a repentaglio scalando una montagna. E se possiamo sacrificarla per questo, e altro ancora, perché dovrebbe dispiacere al buon Dio che una sua creatura che soffre indicibilmente possa abbreviarla di un breve tratto? Quanto alla qualità, non sembra, leggendo il vangelo, che fosse molto importante per Gesù.

Renato Pierri

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