Sen. Antonio Razzi (FI). La lingua dei segni-LIS non è un mero linguaggio mimico/gestuale

Roma, 8 ottobre 2014. Il senatore Antonio Razzi ha presentato una interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell'Interno per sollevare una questione di fondamentale importanza. La Lingua dei segni LIS, allo stato attuale, è un argomento ignorato e trascurato dalle istituzioni con colpa grave perch é il target di destinazione è assai sensibile. Il senatore di Forza Italia chiede al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Interno se non ritengano opportuno attuare quanto disposto dalla Convenzione ONU sopraccitata e ratificata dall'Italia con Legge 3 marzo 2009, n.18, in riferimento alla Lingua dei Segni.

INTERROGAZIONE

RAZZI- Al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Interno.

Premesso che:
– il 16 marzo 2011, la Commissione Affari Costituzionali del Senato aveva approvato, in sede deliberante e in testo unificato, il disegno di legge recante “Disposizioni per la promozione della piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva e riconoscimento della lingua dei segni italiana” d'iniziativa del Senatore Oskar Peterlini;

– nei giorni successivi alla sua approvazione è stato trasmesso alla Camera dei Deputati e ivi la XII commissione affari sociali ha sancito di voler riesaminare il disegno di legge approvato al Senato, apportando talune modifiche quali, ad esempio, la sostituzione della dicitura Lingua dei Segni – LIS, in “linguaggio mimico gestuale e/o tecnica di comunicazione”;

– l'approvazione al Senato, del disegno di legge sopraccitato, è stata preceduta da un lunghissimo lavoro di mediazione tra le varie associazioni di settore, sono stati acquisiti pareri scientifici ed è stata fatta un'attenta, scrupolosa e responsabile indagine;

– a giudizio dell'interrogante vi è stato il preciso intento, da parte di alcuni componenti della XII Commissione della Camera dei Deputati, di “declassare” la Lingua dei Segni- LIS a mero linguaggio mimico /gestuale;

– la “Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità”, ratificata dall'Italia con la Legge 3 marzo 2009, n. 18 recante: “Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità , con Protocollo opzionale, fatta a New York il 13 dicembre 2006 e istituzione dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità”, prevede in più passi il riconoscimento e la promozione delle Lingue dei Segni dei diversi paesi;

– al termine della precedente legislatura l'iter del Disegno di Legge sopraccitato è decaduto ed ora, sebbene il medesimo sia stato ripresentato agli inizi della XVII legislatura da parte di componenti di più gruppi parlamentari, l'esame non è ancora iniziato,

chiede di sapere:

quali orientamenti intendano esprimere, in riferimento a quanto esposto in premessa e, conseguentemente, quali iniziative vogliano intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, per porre rimedio all'annosa questione della Lingua dei Segni;

se non ritengano opportuno attuare quanto disposto dalla Convenzione ONU sopraccitata e ratificata dall'Italia con Legge 3 marzo 2009, n.18, in riferimento alla Lingua dei Segni.

Sen. Antonio Razzi
Segretario Commissione Esteri
Piazza delle Cinque Lune, 113
00186 Roma
Tel.+39 06/67063227-+39 06/67064227- Fax + 39 06/67066227
E-mail: antonio.razzi@senato.it

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