LETTERA APERTA AI NOSTRI POLITICI SULLA DISOCCUPAZIONE

di Enrico de lauro

Benevento.

Cari politici,

per quanto riguarda il dramma del lavoro dei nostri figli, a me sembra che brancoliate nel buio, che vogliate risolvere il problema senza conoscerne o averne impostata la traccia, sembra che non sappiate qual è la causa numero uno di questo dramma. Sembra infatti, che non sappiate che esistono, dall’altra parte del globo, globalizzato senza regole, oltre due miliardi di schiavi del terzo millennio, che vivono in condizioni medievali, quasi senza diritti sindacali, previdenziali, assistenziali, ambientali ecc… , che lavorano fino a 15 ore al giorno per l’equivalente di 4 o5 euro. Sembra che non vi accorgiate che il 90% di ciò che compriamo è targato made in Cina e dintorni e così pensate di risolvere il problema con incentivi alle imprese per assumere, ma assumere per produrre che cosa se avete permesso e permettete che tutto ormai si produca altrove? Siete proprio sulla buona strada per costringere i nostri figli ad accettare condizioni di lavoro medievali, a vantaggio anche di pseudo imprenditori che li umiliano e offendono col ricatto del licenziamento facile ideato dalla Fornero piangente con figli ipergarantiti. Sono appunto appena tornato dal funerale di un nipote d’oro suicidatosi proprio per questi motivi! Questa, globalizzazione senza regole è ottima solo per multinazionali ed aziende poco patriottiche che disinvoltamente delocalizzano all’estero per sfruttare, a loro esclusivo interesse, lavoratori stranieri a costi stracciati, fregandosene dei loro dipendenti, che avevano ad esse dedicato la propria esistenza e dei nostri figli (che subiscono in toto gli effetti di questa globalizzazione senza regole)! E voi lasciate che tutto ciò accada senza neppure chiedere, giustamente, almeno la restituzione di quanto hanno ricevuto dallo Stato col pretesto dell’occupazione. Questa globalizzazione senza regole del lavoro omogenee è la vera causa della nostra crisi occupazionale. CI VOGLIONO REGOLE!!! I campionati mondiali di calcio, ad esempio, si possono disputare perché le regole del calcio sono uguali in tutto il mondo. I campionati mondiali di produttività, viceversa, con regole del lavoro così diverse, non si possono onestamente disputare! E’ come se noi giocassimo con le regole del calcio e la concorrenza con le regole del rugby. Grazie a questa situazione, governanti e padroni dei suddetti paesi, sfruttando i loro lavoratori, non rispettando tutte le regole che il nostro grado di civiltà ci impone ed esportando liberamente in tutto il mondo stanno arricchendosi a dismisura, tanto da poterci comprare in blocco,( se non si corre ai ripari con apposite leggi ed accordi internazionali) e ridurci al livello dei loro lavoratori. Questo va evitato a tutti i costi perché la nostra civiltà deve progredire e non regredire e il nostro obiettivo deve essere quello di far vivere i nostri figli meglio di noi, così come noi abbiamo vissuto meglio dei nostri genitori. Per la prima volta nella storia, invece, sta accadendo il contrario! Ma voi sembrate in tutt’altre faccende affaccendati…Vi ostinate a tenere in servizio lavoratori ormai stanchi, demotivati ed inadatti a seguire costosi aggiornamenti informatici, anziché prepensionarli e far posto ai milioni di giovani freschi, che state facendo appassire, motivati e preparati che non avrebbero alcun bisogno di costosi aggiornamenti, i quali sono costretti ad emigrare, alimentando così, anche la crisi del mercato immobiliare. Non si fitta e non si vende, proprio perché i nostri giovani non guadagnando restano con i genitori o emigrano. Il sistema pensionistico è in crisi, a mio parere, non perché i pensionati son troppi e le pensioni troppo alte, (eccetto le vostre, quelle dei manager pubblici e privati ed altri che non hanno versato contributi proporzionati alle pensioni che percepiscono), ma per la pessima gestione dei contributi versati dai lavoratori. Avete mai sentito parlare, ad esempio, di immobili degli enti previdenziali, acquistati a prezzi esorbitanti, fittati sottocosto e poi svenduti? Quegli immobili erano comunque una garanzia reale per le pensioni, ora a garanzia delle pensioni ci sono pezzettini di carta con su scritto azioni, obbligazioni, bot, cct, ecc… e con la depenalizzazione del falso in bilancio c’è poco da stare tranquilli. La traccia del problema da risolvere è dunque la seguente: premesso quanto sopra esposto, cosa si può fare affinché le nostre aziende serie, oneste, rispettose delle norme fiscali, sindacali, previdenziali, assistenziali, ambientali ecc possano reggere la concorrenza palesemente sleale proveniente da Cina e dintorni?
Cordiali saluti Enrico de lauro

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