La nota del presidente della Commissione finanze della Camera
Daniele Capezzone
“Al di là dello stucchevole dibattito sui tempi tra Governo e sindaci, nell’intervista di Piero Fassino di oggi trova piena conferma l’allarme che lanciammo subito, fin dall’introduzione della Tasi: l’intera Tasi prima casa vale oltre 4 miliardi.
Fassino lo dichiara candidamente e con sincerità, con ciò ammettendo che la stragrande maggioranza dei Comuni adotterà l’aliquota massima. Ecco dunque dimostrata la truffa del governo Letta-Alfano, su cui anche il governo Renzi ha deciso, come primo atto, di apporre la sua firma. Renzi ha addirittura peggiorato le cose, cedendo all’Anci, e aumentando ulteriormente l’aliquota di un altro 0,8 per mille. Morale. Letta-Alfano prima, e poi Renzi, hanno solo cambiato nome all’Imu sulla prima casa. E per molti italiani sarà persino più cara, a causa della mancanza o dell’incertezza di detrazioni e della difficoltà finanziaria in cui versano la quasi totalità dei comuni, soprattutto i maggiori come Roma, Milano e Torino. Il balletto sui tempi rende difficile ai cittadini persino pagare una tassa spregevole. E ora, oltre a discutere delle proroghe, occorrerebbe recuperare i nostri emendamenti respinti da Governo Renzi e maggioranza in occasione del decreto salva-Roma/finanza locale. Proponemmo, con copertura ineccepibile, di abolire del tutto la Tasi prima casa, ma Governo e maggioranza ci dissero di no”.