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Una serie di concomitanti fattori – da ultimo, la riforma della geografia giudiziaria, con la soppressione e l'accorpamento di numerose sedi giudiziarie – ha aggravato la già precaria quotidianità di colleghi e praticanti avvocati, sempre più assorbiti da estenuanti file, in attesa della trattazione delle loro cause, ovvero presso gli ingressi delle cancellerie e segreterie per il compimento di necessari incombenti.

Il superamento di tale situazione, come è ragionevole attendersi, non sarà facile, né la particolare congiuntura economica ci permette di sperare che possano, a breve, essere approntati adeguati rimedi organizzativi.

Di fatto, continua quindi a ricadere su ciascuno di noi l'onere di adattare l'organizzazione del lavoro agli imprevedibili inconvenienti che il malandato sistema amministrativo-giudiziario, sempre più frequentemente, frappone allo svolgimento della nostra attività.

Si pensi ai non rari casi di mancata comunicazione dei rinvii d'ufficio, ai guasti improvvisi ai server degli uffici, ai patetici ritardi di attuazione del processo telematico o alle massicce “code” agli sportelli che comportano inutili dispendi di tempo e di energie.

Al fine di prevenire, quanto più possibile, queste incresciose situazioni e mettere i colleghi in condizione di conoscere, con congruo anticipo, utili informazioni dalle sedi giudiziarie in cui operano, il MOVIMENTO FORENSE ha, tra le altre iniziative, potenziato il servizio di @radiotribunale, sfruttando l'articolazione in Sezioni Territoriali, così da garantire il capillare e costante presidio del servizio.

Per chi ancora non lo conoscesse, @radiotribunale è lo strumento di informazione in tempo reale, presente sulla piattaforma “Twitter”.

È una sorta di “passaparola” ovvero di “viaggiare informati” in chiave web 3.0 degli avvocati e degli operatori di giustizia, al quale hanno aderito, sinora, oltre 4.500 colleghi che, quotidianamente, ci trasmettono brevi messaggi di testo, non superiori ai 140 caratteri (c.d. tweet) contenenti informazioni su cosa succede, in quel momento, nelle loro sedi giudiziarie.

Pochissimi secondi dopo la ricezione, gli operatori di @radiotribunale (che è appunto il nome dell'account ufficiale che troverete su Twitter) diffondono il “tweet”, indicante l'ufficio giudiziario di provenienza, affinché questo giunga agli avvocati interessati che potranno, così, giovarsene nel corso della giornata o, comunque, nello svolgimento dell'attività d'udienza o di cancelleria (ad esempio: Tizio segnala a Radiotribunale che l'udienza presso il Tribunale di Salerno del Giudice X non si terrà per impedimento del giudice. Radiotribunale diffonde la notizia e Caio, che legge, evita la trasferta. Altro esempio: Sempronio informa che alla cancelleria delle esecuzioni mobiliari di Cagliari ci sono 190 persone in fila e la n. 89 è appena entrata. Radiotribunale trasmette e il collega interessato che ha il n. 160 prosegue tranquillamente la fila presso altro ufficio, perché il suo turno non è imminente)

Auguriamo che @radiotribunale possa affascinare anche Voi, così come è accaduto ai numerosissimi colleghi che già quotidianamente partecipano.

Un saluto

www.movimentoforense.it

Massimiliano Cesali

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