AL VIA il XXVII MEETING GIOVANI IMPRENDITORI A VENEZIA.

IL MEETING APRE LE PORTE AL RILANCIO DEL NUOVO MANIFATTURIERO ITALIANO CHE RINASCE ATTRAVERSO IL DNA INNOVATIVO E TECNOLOGICO DELLE IMPRESE ITALIANE.

FEDERICA GUIDI: “SONO CONVINTA CHE ANCHE GRAZIE ALLE RIFORME AVVIATE DAL GOVERNO E ALL'AZIONE DEL MINISTERO CHE HO IL COMPITO DI GUIDARE POTREMO RITROVARE L'ENERGIA NECESSARIA PER SUPERARE QUESTA DIFFICILE FASE E RESTITUIRE ALL'INDUSTRIA MANIFATTURIERA ITALIANA IL RUOLO CHE LE SPETTA. NEL PAESE E NEL MONDO.”

ENRICO BERTO: “IL NUOVO RINASCIMENTO DEL MANIFATTURIERO ITALIANO PARTE DAI TERRITORI DEL PAESE ATTRAVERSO IL DIGITAL MANUFACTURING”.

STEFANO MICELLI: “NOI NON VENDIAMO SOLO ARTIGIANATO E TRADIZIONE, MA ANCHE DESIGN E INNOVAZIONE TECNOLOGICA CON UN NOSTRO SEGNO TIPICAMENTE ITALIANO.”

Domani 12 aprile a Venezia si svolgerà il XXVII Meeting Giovani Imprenditori delle Confindustrie di Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.

Per Enrico Berto, presidente dei Giovani imprenditori del Veneto “il nuovo rinascimento del manifatturiero italiano parte dai territori del nostro Paese e si riafferma nel mondo attraverso il digital manifacturing”.

Aver distinto tra un’economia digitale e un’economia manifatturiera in Italia è stata una scelleratezza”. Lo dice Stefano Micelli, docente di Economia e Gestione delle Imprese presso il dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, spiegando: “Noi non vendiamo solo artigianato e tradizione, ma anche design e innovazione tecnologica con un nostro segno tipicamente italiano che la Rete può e deve saper raccontare. Bisogna procedere sempre più verso un’ibridazione tra esperti di tecnologia e mondo manifatturiero. Si doveva fare da tempo, ma ora più che mai non dobbiamo e non possiamo perdere questo treno”.

Queste le tematiche del XXVII Meeting Giovani Imprenditori, dal titolo “Si può fare”, in programma domani 12 aprile dalle ore 14.30 a Venezia, presso il Venezia Terminal Passeggeri (VPT – Marittima Fabbricato 103), e organizzato dalle Confindustrie di Veneto, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, tutte dedite in maniera pragmatica al rilancio del nuovo manifatturiero italiano che aprirà le porte ad una new economy che parte dal nord est per rilanciare l’economia del Paese.

Le imprese italiane affermano il nuovo rinascimento economico, attraverso processi di innovazione, frutto di una sintesi tra la tradizione artigianale, l’evoluzione di prodotto e il digital manifacturing, e si aprono al mercato internazionale riappropriandosi della leadership produttiva e di quel core value unico e inimitabile, che il mondo da sempre ci invidia.

I prodotti delle nostre imprese, nati da realtà artigianali e dalle dimensioni non necessariamente elevate, in passato hanno avuto una stagione di grande enfasi sul tema della marca, dei prodotti e dei commerci globali.

Oggi non solo nell’agroalimentare, che è tra i nostri core business, ma più in generale nel design, nella moda, nei macchinari utensili come in altri settori, il mercato desidera e chiede più personalizzazione, più storia, più contenuto.

“Questo è quanto il mercato internazionale richiede alle nostre Imprese”, sostiene Enrico Berto, presidente Giovani Imprenditori Veneto, “e questo è quanto il nuovo manifatturiero del Paese oggi è in grado di offrire da subito: competitività, che si rafforza con la cultura e la storia delle nostre imprese e si riafferma con quella contemporanea dell’innovazione e della capacità, tutta italiana, di reinventare nuovi processi che determinano una riconoscibilità che tutti al mondo riconoscono”.

Per dare valore economico alle potenzialità di questi nuovi strumenti di produzione è necessario ripensare i modelli organizzativi e gestionali consolidati.

La rete ha già inciso sul modo di operare delle imprese. In molti casi, tuttavia, le nuove tecnologie hanno “vestito” un modello produttivo e gestionale ancora profondamente radicato sui presupposti della fabbrica tradizionale. Le imprese hanno imparato a rinnovare i linguaggi pubblicitari, passando dall’advertising ai video virali; hanno imparato a disintermediare la distribuzione facendo leva sul commercio elettronico; hanno ottimizzato la gestione delle scorte sincronizzando ordini e acquisti di materie prime. Tutto ciò, però, senza mettere in discussione il processo produttivo in senso stretto, le sue logiche e, soprattutto, le sue rigidità.

Chi saranno i protagonisti di questa nuova rivoluzione manifatturiera? Che tipo d’impresa sarà in grado di trarre il massimo vantaggio dalle trasformazioni in atto? Se ne parlerà al tradizionale ritrovo dei giovani imprenditori del Nord-Est che metterà in scena la dialettica del rilancio competitivo del sistema industriale italiano, sulla base di una nuova idea di manifatturiero che unisce il “saper fare”, tratto caratteristico della genialità made in Italy, alle opportunità offerte dalle nuove tecnologiche e dal digitale.

È in atto un innovativo paradigma economico-sociale alternativo alla produzione e standardizzazione di massa, orientato a valorizzare nuove competenze di management, l’unicità creativa dei nostri prodotti e la specificità dei territori.

“Sostenere la capacità competitiva delle imprese, soprattutto le Piccole e medie, spesso guidate da giovani imprenditori, è il compito principale che mi sono posta assumendo l’incarico di Ministro della Repubblica Italiana.” Afferma Federica Guidi, Ministro allo Sviluppo Economico “Gli strumenti che stiamo attivando sono numerosi e concreti: la Nuova Sabatini, il Fondo di garanzia, il

Credito d’imposta per la ricerca e sviluppo, il contributo alla diffusione di strumenti di finanziamento alternativi a quelli bancari tradizionali. E infine quella che chiamo la regulatory review, una vasta opera di semplificazione normativa che aiuti a rimuovere gli infiniti ostacoli burocratici che affliggono la vita quotidiana di chi intraprende. Abbiamo attraversato una delle più gravi crisi economiche, finanziarie e sociali che il nostro Paese abbia mai dovuto affrontare.

Sono convinta che anche grazie alle riforme avviate dal Governo e all'azione del Ministero che ho il compito di guidare potremo ritrovare l'energia necessaria per superare questa difficile fase e restituire all'industria manifatturiera italiana il ruolo che le spetta. Nel Paese e nel mondo.”

Public Affairs Director

Francesco Maria Gallo

francescomaria.gallo@fmgandpartners.com

Media Relation Director

Elena Bellistracci

elena.bellistracci@fmgandpartners.com

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