Roma, 21 marzo 2014 – “Abbiamo accolto la disponibilità del Ministro Mogherini ad inaugurare un “metodo diverso rispetto a quello usato finora” e di questo non possiamo che compiacerci, ma questa apertura deve necessariamente tradursi in quel confronto parlamentare sul tema del pacchetto chiusure consolari che finora è mancato”. Lo dichiara in una nota Aldo Di Biagio, vice presidente vicario del gruppo Per l'Italia al Senato in merito all' audizione in Commissione esteri del Ministro Mogherini sulle linee programmatiche del Dicastero. “Condivido pienamente l'affermazione del Ministro secondo cui “la politica estera è un investimento per il Paese” – spiega – e sono anche consapevole degli impegni della spending review in merito all'esigenza di approdare a servizi più efficaci, leggeri ed economicamente più vantaggiosi, che si orientino in una prospettiva di razionalizzazione reale e funzionale. Tutto perfetto, ma in attesa che si arrivi a questo e che si approdi alla tanto agognata emancipazione delle funzioni consolari dalla struttura sul territorio e dal personale che materialmente riceve ed ascolta l'Italiano in loco, non è fattibile tagliare i servizi consolari lasciando prive di riferimento quelle aree europee dove si concentrano le più vaste comunità italiane e che continuano ad essere meta di eccellenza delle nuove emigrazioni”. Di Biagio conclude: “Bisogna spostare una volta e per tutte il confronto in Parlamento, che è la sede legittimata a proporre e discutere con il Governo del processo di riorganizzazione della rete estera”.
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