Sicilia. Crocetta a Saverio Romano: " A volte ritornano…"

Palermo, 14 mar. 2014. “L'improvvisa apparizione nel dibattito politico
siciliano dell’On. Saverio Romano che – diciamolo pure – per un po' se ne era
stato in silenzio in attesa di tempi migliori, sinceramente non me l'aspettavo.
Non mi aspettavo, in pratica, che una delle persone responsabili politicamente
dello sfascio della Sicilia, potesse avere persino il coraggio di parlare di
finanza pubblica, quando con l’azione propria personale e quella della propria
sodale compagnia, hanno sciupato in questi anni i fondi pubblici nelle opere
incompiute, nei contributi a pioggia, nei finanziamenti di opere e attività che
non servivano a nulla, assunto decine di migliaia di persone come dipendenti
regionali e precari. E così l’On Romano un giorno si sveglia e dice che bisogna
commissariare la Sicilia perché il Commissario dello Stato ha tagliato alcune
spese. Della serie che alcuni rappresentanti politici non si sono ancora
rassegnati alla sonora sconfitta politica che hanno subito attraverso il voto,
tentano così di liberarsi di uno scomodo presidente e di un governo che stanno
portando avanti una battaglia senza precedenti per il risanamento del bilancio,
per la moralizzazione della vita pubblica, contro sprechi e mafie. A Saverio
Romano diciamo che non è vero che la Sicilia non ha un bilancio poiché il
bilancio della Regione è regolarmente approvato, quindi non esistono i
presupposti giuridici per richiedere il commissariamento. Sono stati bocciati
alcuni articoli della finanziaria, ma spero che Romano conosca la differenza
tra bilancio e finanziaria e quindi, a meno di essere disinformato, mente
sapendo di mentire. Il governo, in due finanziarie ha coperto non solo i buchi
di bilancio dei governi precedenti per un miliardo di euro, ma ha risparmiato 2
miliardi di euro. Il bilancio consuntivo del 2013 è in attivo e con avanzo di
amministrazione, cosa che non accadeva da moltissimi anni; nel 2013 sono stati
superati gli obiettivi di spesa fissati dalla Commissione europea e dal Governo
nazionale, abbiamo avviato processi epocali di riforme come quelle legate alla
abolizione delle Province e l’introduzione delle città metropolitane, abbiamo
denunciato sprechi e malaffare, e il sistema di potere creato proprio nel tempo
in cui governavano Romano e compagni, che non ha precedenti. Ricordi, Romano,
la vicenda dei famosi termovalorizzatori e sarebbe il caso anche di guardare ad
alcune recenti sentenze rispetto a quei termovalorizzatori. Abbiamo finanziato
le zone franche urbane, abbiamo avviato un piano giovani per il lavoro da 100
milioni, non creando nuove spese, ma sottraendo agli sprechi quelle risorse.
Sono attualmente in corso appalti per circa un miliardo e mezzo in
infrastrutture e scuole attraverso l’utilizzo dei fondi europei, interventi che
cominceranno a modificare il Pil e l’occupazione in Sicilia. Abbiamo
ereditato un outlook negativo che veniva assegnato dalle agenzie di Rating
internazionali e oggi l’outlook è invece positivo. Capisco bene che stare
lontani dal potere fa arrabbiare, ma l’On Romano e coloro che la pensano come
lui, si rassegnino. I cittadini siciliani hanno votato e hanno scelto il
cambiamento. Indietro non si torna”.

Il Presidente della Regione Siciliana
Rosario Crocetta

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