Fedi e Farina (PD): Il confronto sulla rete consolare deve partire dalla realtà , non dalle fiction della Farnesina

“Nel corso della nuova audizione del Vice Ministro Marta Dassù davanti alle Commissioni Esteri di Camera e Senato abbiamo auspicato un dialogo costruttivo volto a far partire una fase nuova di confronto con il Governo sulla rete diplomatico-consolare nel mondo. Ma un confronto positivo e produttivo può partire solo dalla consapevolezza della realtà. Le fiction dovremmo lasciarle fuori dalle aule parlamentari. I paragoni con le diplomazie di altri Paesi, ad esempio, vanno evitati: altre storie, altre strutture, diversa efficienza amministrativa, diversa capacità di servizio e altri compensi e retribuzioni. Per non parlare del fatto che noi abbiamo una massa di cittadini che vivono all'estero molto più consistente degli altri.

Una vera fase di rinnovamento della rete diplomatico-consolare nel mondo deve partire da una base comune, obiettiva e condivisa, di conoscenza della realtà. La sensazione – ricordano Fedi e Farina – è che si viva come in una fiction in cui non si tiene conto dei tempi di lavorazione delle pratiche, come si dovrebbe fare in ogni buona amministrazione, e della qualità della rete informatica, su cui è necessario investire sia in tecnologia che formazione. Sarebbe utile per Ministro, Vice-Ministri e sottosegretari fare esperienza diretta all'estero per capire cosa significhi attendere due anni per un appuntamento per una pratica di cittadinanza o mesi per un nuovo passaporto.

Noi continuiamo a ritenere sbagliato chiudere sedi consolari o Istituti di cultura. Chiediamo una sospensione di tutto il piano di riorientamento fino a un riesame serio che parta da una valutazione sul personale necessario, sul giusto equilibrio tra personale di ruolo e a contratto, sulla revisione e l’aggiornamento di tutte le tipologie contrattuali, per garantire equità, giustizia e tutela dei diritti di tutto il personale della nostra rete, sulla revisione della spesa a invarianza dei servizi, che privilegi la tutela dei cittadini e i servizi a cittadini e imprese. I servizi resi a costoro sono in realtà un servizio reso al nostro Paese, né più né meno dell'azione diplomatica dei nostri Ambasciatori.

Il problema oggi non è solo avere una rete diplomatico-consolare nel mondo che non sprechi risorse e che sia in grado di fare diplomazia, ma è anche quello di garantire strutture efficienti, in grado di rispondere alle esigenze di comunità stabilmente residenti, dei nuovi migranti e delle imprese. Anche le annunciate sospensioni di chiusure non possono essere considerate pienamente soddisfacenti se poi i Consolati non saranno in grado, per mancanza di personale adeguato, di offrire servizi di qualità. E sulla qualità si giocheranno anche le sfide del futuro”.

I deputati: Marco Fedi e Gianni Farina

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