ECLETTISMO E GENIALITA’: MASSIMO PAMIO IN “DI/VERSI — INCONTRI CON I POETI”

recital di poesia, a Chieti Scalo, presso il Piccolo Teatro dello Scalo

CHIETI –Venerdì 17 alle ore 18 e 30, a Chieti Scalo, presso il Piccolo Teatro dello Scalo in via Pescasseroli 205/A, per il ciclo “Di/versi – Incontri con i poeti” a cura di Stefano De Sanctis e dell’Associazione teatrale “Il Canovaccio” si terrà un recital di poesie di Massimo Pamio. Lo scrittore leggerà con pudore e allegria testi tratti dai libri “A/mormorio” (Edizioni Noubs, 2010) e da “Luceversa” (Edizioni Noubs, 2009) nonché inediti scritti appositamente per la serata. Un’occasione per apprezzare l’eclettismo e la genialità di questo infaticabile uomo della cultura teatino.

Massimo Pamio, poeta e saggista, è direttore del Museo della Lettera d'Amore, museo unico al mondo, ospitato nel Palazzo Valignani di Torrevecchia Teatina. Laureato in Lettere moderne con il massimo dei voti cum laude, è nato nel 1958 a Tollo, in Abruzzo, vive e risiede a Chieti. E’ stato nominato nel 2007 Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” per meriti culturali. Studioso di letteratura moderna, ha pubblicato in volume numerose opere: Il nome della rosa (1987), Nell’appartamento confuso dei giorni (1999), Bucanotte (2008), Luceversa (2009), Amormorio (2010), di poesia, e diverse monografie su scrittori contemporanei: Lo statuto dei labirinti (Introduzione alla poesia di Domenico Cara, 1987), Il filo lungo della parola (Contributi per una lettura di Vito Moretti, 1991), Ritmi del lontano presente (Introduzione alla lettura dell’opera di Antonio Spagnuolo, 1991), Parola etica (La poesia di Cesare Ruffato, 1999). Ha curato numerose antologie letterarie: Navigazione con echi (antologia poetica, 1986), L’effigie speculare (antologia poetica, 1987), Una terra e l’altra (testi giovanili di Moretti), 1995, Un parco per i sogni, (antologia narrativa di scrittori sull'Abruzzo), 1997, Da Tyresia a Odysseus (L’itinerario poetico di Dante Marianacci), 1997, Saramago: un Nobel per il Portogallo (con Igino Creati), 1999, Antologia del concorso internazionale D’Annunzio & Michetti, 2000. Suoi testi sono stati tradotti in francese e in inglese.

Per l’arte Massimo Pamio ha curato una monografia sull’opera del pittore Francesco Di Lauro, “D’Annunzio Story”, uno dei migliori artisti del secondo novecento abruzzese (2004) e testi per le monografie di Carlo Marcantonio, Luciano Primavera, Antonio Matarazzo, recensioni di mostre e presentazioni di cataloghi d’arte. Ha curato la regia del video I poeti, le città, il primo video girato in Abruzzo che mette a confronto un poeta con la propria città: la parte relativa a Chieti è stata da lui realizzata. Ha scritto migliaia di recensioni e di segnalazioni di libri, film, rappresentazioni teatrali, mostre d’arte e avvenimenti culturali su riviste (Tam Tam, Dismisura, Il cavallo di Troia, Inverso, Hortus, Oggi e domani, Punto d’incontro, Abruzzo letterario, Tracce, Il messaggero, Il tempo, ecc.), quotidiani e riviste nazionali e internazionali (Don Quichotte, Spagna, 2 plus 2, Francia).

È stato fondatore della casa editrice Tracce di Pescara (con Giacomucci, Ciprelli, Sulpizio, Tornar, Di Gregorio) e della rivista omonima. È stato il fondatore del Gruppo Jarry (con Rita Ciprelli, Ubaldo Giacomucci, e con Angelo Fingo, Marco Tornar, Sandro Sulpizio ben presto usciti dal gruppo), con cui ha organizzato, a partire dagli anni Settanta e fino agli anni Ottanta, numerose iniziative culturali: Mellotron, serata di poesia lineare e mostra di poesia visuale e concreta, Lingua raspante, poesia verbosonora, Ultimo lapsus, serata di lettura di testi di autori contemporanei, Vessazioni, body poetry, poesia sonora, décollage, poesia orale. Con Ubaldo Giacomucci e Rita Ciprelli ha firmato il Manifesto della body poetry pubblicato su Corto Circuito e sulle riviste Na, Re Kong.

Dirige alcune collane editoriali della casa editrice Noubs di Chieti, per la quale ha curato la pubblicazione della prima opera, Poesie scelte di Mario Luzi, la ripubblicazione di Epistolario collettivo di Gian Luigi Piccioli, il Poema per Chieti di Cesare Ruffato, ed ha scritto la prefazione per una trentina di opere di autori italiani. Ha diretto la Rivista Internazionale Pandere, di arte, letteratura e scienza, per la quale hanno scritto tra gli altri: Slavoj Zizek, Marc Augé, Ekkehart Krippendorff, Adonis, Kikuo Takano, Marc Delouze, Bei Dao, Elio Pecora, Israel Bar Kohav Berdovski, Mark Rudman, Casimiro De Brito, Ayyappa Paniker, Luigi Fontanella, Yolanda Pantin, Francesco Marroni, Reidar Ekner, Gyorgy Dragoman, ed altri. Presidente dell’Associazione Culturale Sannio Silvestre e poi dell'Associazione Abruzziamoci, ha promosso e organizzato la Corriera della Poesia, che ha portato numerosi scrittori e operatori culturali abruzzesi ad essere ricevuti da enti e rappresentanti delle Istituzioni di centri italiani e a incontrare i maggiori poeti italiani, recando la cultura abruzzese e il saluto della nostra regione: da Mario Luzi ad Andrea Zanzotto, da Tonino Guerra, ai poeti di Roma con Elio Pagliarani. La Corriera della Poesia è stata finalista al premio Telecom Bellezza, unica manifestazione abruzzese ad essere premiata da Umberto Eco a Milano.

Massimo Pamio, inoltre, promuove il Premio Internazionale Cesare De Lollis a Casalincontrada, che ha visto premiare alcuni tra i più grandi pensatori del mondo: dal filosofo Slavoj Zizek all’antropologo e sociologo francese Marc Augé, e il premio Lettera d’amore a Torrevecchia Teatina. Tra i riconoscimenti che Massimo Pamio ha conseguito per la sua attività: Gran Trofeo della Cultura “Lucio Valerio Pudente”, nel 2005, targa d’oro per “l’intensa e qualificata attività di poeta, critico, organizzatore di iniziative letterarie”; è stato dedicato a lui un giorno del Senato Accademico del “New York State Senate” dell’Università di New York, presso cui sono state tenute sue lezioni accademiche, riconoscimento che gli è stato assegnato per “la promozione della cultura tra Italia e Stati Uniti”, nel 1996; Primo Premio “Sandro Penna” di Poesia per il suo libro “Bucanotte”, nel 2006, quale vincitore della XVIII edizione di uno dei più prestigiosi premi nazionali di letteratura, presenti in giuria Walter Pedullà, Elio Pecora; finalista del Premio “Penne” per la poesia con il volume “Bucanotte”, nel 2006. Nel 2008, infine, il premio “Antonio De Luca” per la Cultura, assegnatogli dai Lion's. Insomma, una vita per la Cultura, con un futuro prodigo d’ulteriori impegni e riconoscimenti.

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