L’ANNO DEI RISCONTRI

Certamente, questo 2014 sarà l’anno dei “riscontri”. Ci sarà un rinnovato impegno contro la politica “spazzatura”; come nei confronti di chi, spudoratamente, la sostiene. Nei prossimi mesi, assisteremo ad un “rinnovo” della realtà nazionale. Anche se parecchi problemi, e non solo d’ordine economico, resteranno ancora irrisolti.

Gli “illuminati” hanno compreso che è indispensabile cambiare rotta per evitare che la nave Italia si perda nei mari dell’incoerenza e dello sfacciato ottimismo. Comprendiamo che non sarà un percorso naturale quello che dovremo affrontare. Ma non ci sono più altre possibilità. Del resto, non ci fidiamo neppure più di chi ancora tenta di propinarcele. Ci siamo fatti più cauti; soprattutto per necessità. Per chi ci segue dall’estero, non ci sentiamo d’esternare un ottimismo che non sarebbe, poi, confortato da fatti tangibili e, soprattutto, veritieri.

La Penisola del Nuovo Anno avrà gli stessi problemi di quelli che ci siamo lasciati alle spalle. Del resto, non è facile per chi vive lontano dal Bel Paese, comprendere i motivi di questo nostro realismo che, sia chiaro, non ha da essere confuso da un pessimismo patologico. Meglio, di conseguenza, evitare illusioni o magnificare promesse che non potranno essere mantenute. Per chi, invece, ha la ventura di vivere e soffrire in Italia, il profilo politico si presenta, indubbiamente, complesso e privo di specifici riferimenti autentici.

Della politica “spazzatura” sentiremo spesso discutere; anche da parte di chi, in definitiva, preferisce non accantonarla. Il 2014, se tutto andrà nel verso giusto, sarà l’anno della riforma della legge elettorale e, probabilmente, anche quello d’alcuni emendamenti costituzionali dei quali non si può sottacere l’utilità. Nessuno, per la verità, è in grado di magnificare promesse che, è già ben chiaro, non potranno essere mantenute. Solo il cambio generazionale dell’attuale classe parlamentare potrà garantire, almeno, nuova linfa ad una politica che è degenerata ed inconcludente.

Finalmente, pur se con parecchie scuse, la “ritirata” dei politici di vecchio stampo è già iniziata. Entro l’anno, dovrebbe completarsi; o quasi. Certo è che l’importante è non disinteressarsi ai problemi del Paese. Indipendentemente dai ruoli e dagli interessi personali. Ci sono dei valori che hanno più valenza di quelli di cordata. Lo abbiamo scritto da sempre; ora desideriamo ripeterlo perché il concetto sia tenuto presente al momento opportuno. Sarà nostro impegno portare avanti ogni suggerimento concretizzabile; pur non trascurando le prese di posizione che potrebbero, nel frattempo, emergere.

Lasciamo ad altri ogni polemica o rivendicazione politica alla vecchia maniera. Il “teatrino” delle farse non avrà spettatori. Sarà nostra cura seguire ogni possibile riscontro che consentirà al Paese d’uscire dal tunnel oscuro che una politica sguaiata ci ha fatto percorrere per troppo tempo.

Giorgio Brignola

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