GRILLO, UOMO VOLGARE E POLITICAMENTE SCORRETTO, MA ACCALAPPIATORE DI VOTI CON LA STESSA TENICA DI BERLUSCONI…FANNO ENTRAMBI LEVA SULLA PRECARIETA’ INTELLETTUALE ED ECONOMICA DI UNA BUONA FETTA DI ITALIANI

Ormai, parlare o scrivere di queste cose, significa auto-ledersi dalla testa ai piedi in quanto la situazione italiana è talmente “aggrovigliata” da non trovare nessuno capace di porre avvio ad un tentativo di rimedio. Ieri sera, ad una trasmissione TV, Rete Veneta, condotta dall’ex direttore del Gazzettino, Luigi Bacialli, c’è stato un ascoltatore che ha mandato un sms in sovraimpressione che diceva: “…”facciamoci commissariare dall’Europa…”

La scritta ovviamente mi è parsa provocatoria, ma se facciamo davvero un esame della situazione, dovremmo ammettere che l’Italia, ove fosse un’azienda, avrebbe già dovuto portare i libri in Tribunale in quanto stra-fallita. Ergo il termine commissariamento e fallimento sono la faccia della stessa medaglia.

Ed in questo Grillo ha ragioni da vendere, anche se si comporta da mascalzone politico. Ma c’è da chiedersi se gli altri sono-siano da meno, fatte salve le opportune eccezioni ?

L’antagonista demagogico di Grillo, alias il signor B., ipnotizzava invece gli italiani attraverso un altro sistema: faceva creder loro che, in brevissimo tempo, essi sarebbero diventati tutti ricchi …e lo abbiamo visto con le Caritas piene in ogni anfratto.

Detto questo, che ci resta da dire ? Le prospettive che gli uomini di buona volontà, tipo Napolitano, Letta e qualche altro, cercano di prefigurarci con nuove leggi elettorali, bicameralismi perfetti da sciogliere, riforme varie della costituzione e quant’altro, sembrano ora costituire solo oggetto di argomenti da trattare per far passare il tempo nelle sedi deputate a questo, atteso che se ne continua a parlare da anni ed anni senza mai muovere un dito..in qualche direzione.

Non vorrei che, ridendo e scherzando, venissero i…militari a governare questo stupido Paese che fa del masochismo il suo piacere preferito, sperperando soldi pubblici, smantellando le istituzioni democratiche, creando conflittualità sociali in ogni parte del paese, osannando a chi li frega anche nel portafogli, consolidando uno status che da oltre un ventennio non fa altro che dividere, rubare, approfittare, ammazzare e quant’altro.

Una battuta. Già che ci siamo, perché non invitiamo Papa Francesco a governare l’Italia ? Lo vediamo ormai tutti i giorni in TV e, sicuramente, non da quel fastidio che tutti gli altri ci hanno propinato in questi ultimi anni. Di Lui, ci sarebbe senz’altro da fidarsi. Del resto la politica dovrebbe essere una sorta di apostolato, se non addirittura religione.

“Proviamo anche con Dio, non si sa mai” …cantava la Vanoni.

ARNALDO DE PORTI

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