Il PD è stato incanalato letteralmente in un percorso voluto e pianificato a tavolino da Berlusconi. Uscendo fuori dalla bisogna delle grandi intese, comandamento principe del Presidente Napolitano, le maestranze del partito si stanno incartando inverosimilmente. Ciò appare evidente dal quell’approssimativo segretario Epifani del PD che oggi, quando lo manderanno via senza neanche ringraziarlo, si è ricordato di dire qualcosa. Oggi egli manda proclami e dettami, ultimatum al governo. Vuole sapere che cosa farà, quando lo farà e con chi. Ma ovviamente non gliene importa un fico secco. Si è ricordato di fare il segretario ma lo sta facendo contro il suo presidente del consiglio, all’opposizione. Con tutto questo movimentismo, innovazione e novità, i numeri del PD sono inchiodati dietro quelli di Forza Italia e del Nuovo centro Destra. Questi numeri sono cronici oramai. Un consiglio al PD potrebbe essere quello di distribuire nelle piazze pane e pasta come il vecchio comandante Lauro fece in una Napoli miserrima. Ma sarebbe oggi visto come voto si scambio. Potrebbero promettere lavoro per tutti senza disoccupati, senza tasse, con stipendi d’oro. Insomma rispolverare quell’anima grande e beffarda di quel Catalano artista ed amico di Arbore predicando che uno stipendio sicuro e cospicuo è meglio che non avere neanche una lira. Insomma, parliamoci chiaro chiaro, ma questi tre pretendenti alla segreteria del PD con quale ardire pretendono di dire delle novità dal momento che sono anni che ripetono le stesse cose? Purtroppo per loro neanche un Santo potrebbe portare conforto dato l’eccessivo laicismo senza Dio. Avessero almeno un santo protettore potrebbe concedere almeno una illusione, una speranza di un miracolo. Pur se quasi impossibile trovare un Santo disponibile a concedere la propria protezione, ricorrere alla straordinaria misericordia del Signore potrebbe essere l’ultima spiaggia.