Onorevole Parlamentare,
con la presente Le chiedo davvero di ripensarci. E mi creda quando Le dico che sono parole che costano. Molto. Perché questo non è il Governo per il quale ho espresso il mio voto.
Ma qui è in gioco qualcosa che va oltre le appartenenze di campo: nelle vostre mani c’è il futuro di un Paese e di un intera generazione.
Credo che il Governo Letta abbia il dovere di portare a casa quelle riforme economiche, istituzionali e sociali per cui, con tanti sforzi, è nato.
Una su tutte: la legge elettorale. Che da un lato ridia centralità decisionale a noi cittadini e dall’altro consenta a chi governa di avere una maggioranza stabile.
E poi, in campo economico, penso agli interventi immediati e necessari per scongiurare l’aumento dell’Iva, per abolire la seconda rata dell’IMU, per rifinanziare la Cassa Integrazione in deroga e per evitare il reale pericolo che la Legge di Stabilità, quest’anno, la faccia, al posto di un Governo dimissionario, l’Europa. Tutte cose che non possono aspettare. Neanche un giorno.
E allora, per favore, faccia un passo indietro.
Perché, diciamoci la verità, io non merito tutto questo. Non merito di pagare ulteriori tasse e di vedere il mio futuro messo a repentaglio per salvaguardare gli interessi di un solo cittadino.
Ecco perché chiedo un gesto di responsabilità. Ritiri le dimissioni e continui a lavorare. Non per tutelare un singolo. Ma per il bene della collettività.
Cordialmente
Una cittadina
