Lettera

Egregio Signor SILVIO BERLUSCONI,

ho la Sua età e La conosco, per vari motivi, meglio dei Suoi “attachés”, sul conto dei quali non troverei un aggettivo qualificativo adatto.

Lei mi ha rovinato l’esistenza per 20 lunghi anni, raccontando menzogne ad ogni piè sospinto deviando persino il pensiero dei miei figli che ora si trovano con le mani in mano.

Mi consenta di dirLe che Lei insieme con alcuni suoi “attaché”, come Brunetta, Santanché ed altri che non nomino per non insudiciarmi la lingua, avete rappresentato un fetore politico che mai, in nessun paese del mondo, sarebbe stato anche minimamente ipotizzabile, persino facendo violenza psico-fisica su ciascuno di noi.

Ora Lei vuol sovvertire le istituzioni per non andare in galera, facendo pagare agli Italiani le conseguenze della Sua perenne illegalità.

Di Lei non ne possono più nemmeno i sassi per cui mi auguro che la legge faccia il Suo corso, non solo, ma auguro a Lei di vivere molti anni in modo che abbia il tempo per meditare sulla Sua vita costruita sul denaro, sulla menzogna politica quotidiana, sull’imbroglio commerciale e fiscale, ma soprattutto, sulla Sua miserabile bassezza umana.

Complimenti e si vergogni. Una volta per sempre.

ARNALDO DE PORTI

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