La curiosità per il match della terza giornata che vedeva di difronte Inter-Juve, nell'atteso derby d'Italia, ha soddisfatto un po' tutti.
Il pareggio, 1-1, ha sancito la momentanea parità dei valori espressi in campo.
Allo stato attuale, Inter e Juve non sembrano essere poi così tanto distanti com'è apparso al termine dello scorso campionato.
Come lo stesso Mazzarri ha affermato, una rondine, due o tre, non fanno primavera. E l'ambiente interista, questo, lo sa benissimo. Basta ricordare il 3-1 ottenuto lo scorso anno allo Juventus Stadium con i nerazzurri guidati da Stramaccioni, per vedere poi come sono andate a finire le cose.
Dicevamo, che il pareggio accontenta un po’ tutti. È contenta indubbiamente l’Inter, ma è contenta anche la squadra allenata da Conte. I bianconeri, andati sotto di un gol, hanno trovato subito la determinazione per raggiungere i nerazzurri. Anzi. Hanno cercato anche la vittoria che per poco non è arrivata. Tutto sommato un pareggio che non fa male a nessuno e che lascia ben sperare per il prosieguo del cammino di entrambe le squadre.
A chi giova di più questo pareggio, è al Napoli, che dopo la terza vittoria di fila (2-0 contro l’Atalanta), si ritrova sola (in attesa del posticipo di questa sera della Roma a Parma) in testa la classifica con 9 punti.
Perde ancora terreno il Milan che sotto di due gol rimonta in extremis – e con qualche polemica – al 95’ con un rigore trasformato dall’infallibile Balotelli (al suo 21° rigore trasformato di fila) dopo aver accorciato le distanze con un ‘’gollonzo’’ di Muntari.
I biancocelesti si portano invece a quota 6 in classifica grazie ad un perentorio 3-0 ai danni del Chievo mentre perde cocci e punti la Fiorentina che raccogli solo un punto con il Cagliari (1-1) e perde per infortunio Gomez e Quadrado.
