IL PUNTO N. 458 DEL 14 SETTEMBRE 2013

SOMMARIO: MEDAGLIA NECESSARIA – SIRIA – PAROLE DEMAGOGICHE – SCORTE – VIOLENTI
DELLA TAV – PRIMARIE A VERBANIA – VISITA A BREGENZ

MEDAGLIA D’ORO
Eleonora Cantamessa era la giovane medico ginecologa di Bergamo che è stata
uccisa mentre stava soccorrendo un indiano vittima in una maxi-rissa tra
immigrati, investita volutamente da un’auto guidata probabilmente proprio dal
fratello del ferito. Presidente Napolitano, non ritiene che ci siano tutti i
presupposti per concedere alla memoria della dottoressa Cantamessa – visto
anche quello che per il proprio prossimo aveva volontariamente fatto in tutta
la sua vita – una medaglia d’oro al valor civile? E chissà se qualcuno avrà
ricordato questo episodio al governo indiano, che ha ancora aperto il caso dei
nostri due marò trattenuti in India in sfregio al diritto internazionale.

UNANIMITA’ SULLA SIRIA
Ricevo ogni settimana decine di commenti su quanto scrivo su IL PUNTO e di
solito sono controversi. Per la prima volta ho avuto solo adesioni al mio
articolo della scorsa settimana sulla situazione in Siria e la necessità di
non dar seguito ad un conflitto armato. Mi ha fatto piacere, ma dovrebbe anche
farci riflettere sulla qualità dell’informazione che riceviamo – molto spesso
assolutamente di parte e raramente obiettiva – e soprattutto sulle posizioni di
certi potenti che si credono invincibili e invece sbagliano come tutti, anche
se a volte con conseguenze sciagurate per l’intera umanità.

PAROLE PAROLE PAROLE
Ci sono parole di cui ho imparato a diffidare. La prima fu “democratico” e non
per il suo concetto effettivo, ma per il modo in cui lo applicavano i
comunisti. Tutto – da loro – era “democratico” (e antidemocratici erano
ovviamente gli avversari) ma se ci aggiungevi anche “popolare” ne usciva un
democratico-popolare che aveva tutti i crismi per essere semplicemente un
regime dittatoriale truccato, appunto, da “democratico”.
A seguire in questi anni sono venuti concetti del tipo “bisogna rilanciare l’
occupazione” (o l’economia). “bisogna combattere l’evasione fiscale” ecc.ecc.
Quando sento il vocabolo “bisogna” significa che qualcuno pensa al famoso motto
“armiamoci e partite” perché non vuol dire “io mi impegno a fare
specificatamente questo” seguito da un esempio o un impegno chiaro, ma di
solito esprime solo un concetto ovvio, teorico e astratto oppure la semplice
constatazione di una necessità sulla quale possiamo essere tutti d’accordo ma
che – al concreto – non significa appunto prendersi un impegno personale,
chiaro e diretto ma solo rimanere comodamente nel vago.
Un’altra frase che mi lascia interdetto è ascoltare qualcuno del centro-
destra sostenere “Noi siamo per una rivoluzione liberale” Di grazia, che cosa
significa e perché non è stata fin qui realizzata? Qui nessuno vuol essere mai
“illiberale” proprio perché tutti sono diventati a parole “ liberali” ma per me
quelli veri erano e restano Malagodi, Vozzi e quei quattro gatti del partito
liberale “d.o.c.” che avevano per simbolo una bandiera tricolore con scritto
“PLI”, roba da preistoria della politica. (Ma che comunque erano persone per
bene)

SCORTE
Papa Francesco va a trovare gli immigrati in un centro di accoglienza di Roma
andando in giro per la capitale tranquillamente su una utilitaria anonima
senza scorta né insegne, accompagnato solo da un collaboratore e l’autista. La
notizia è del “Corriere della Sera” che pubblica nello stesso giorno una foto
del Presidente Napolitano intorno al quale si identificano (almeno) sette
guardie del corpo, tutte auricolarmunite e con la pistola che spunta dalla
giacca. “Il Giornale” intanto prende in giro la presidente della Camera,
Boldrini, che scorazza con BMW superblindata. Ma c’è davvero la necessità di
tutto questo spiegamento di mezzi, ovviamente a spese del contribuente?

PACIFISTI VIOLENTI: CASO TAV
Ci riempiono la testa di pacifismo, sventolano bandiere arcobaleno con scritto
“pace” ma le proteste che da anni accompagnano la realizzazione della TAV
confermano che in realtà molti “pacifisti” sono dei puri e semplici violenti.
Quanto sta succedendo in Val di Susa è molto grave, soprattutto se lo Stato non
è neppure in grado di tutelare i beni di chi denuncia la violenza ma poi poche
ore dopo viene colpito con distruzioni nella propria azienda. E’ ora di
pretendere chiarezza nei rapporti con i NO-TAV da parte dell’intero mondo
politico – sia locale che regionale che nazionale – a cominciare dai
“Grillini” che ne sono coccolatori e complici. Signori (si fa per dire) da che
parte state? Perché prima di entrare in parlamento sostenevate che l’avreste
aperto come una scatola di tonno, adesso che la scatola di tonno è vuota, ma
qualcuno di tolla qui ha solo la faccia e nessuna coerenza politica. Scindete
le vostre responsabilità dai violenti si o no ?

VERBANIA E LE PRIMARIE
Leggo che il PD farà le primarie per le prossime candidature a sindaco di
Verbania e che il centro-destra invece tentenna. In molti mi chiedono che cosa
farò, dimenticando che per me è prima di tutto importante sapere chi ha scritto
e diffuso le cose infamanti sul mio conto contenute nelle lettere anonime
della scorsa primavera. A parte le mie scelte personali credo comunque
indispensabile tener conto di almeno tre aspetti:
– In primo luogo continuo a pensare che la scelta più logica sarebbe di
proporre candidati (o candidate) a sindaco il più possibile trasversali ed
espressione di scelte civiche e non organiche a partiti politici: vale per la
destra e la sinistra, ma evidentemente c’è chi non ha ancora capito che la
gente nel sindaco non vuole vedere “il partito” ma “la persona” e che di questi
tempi la gente a sentir parlare di partiti politici semplicemente si infuria.
– Se purtroppo non si trovassero candidati “trasversali” e si optasse per
candidati di schieramento sarebbe assurdo che un candidato venisse scelto dall’
alto senza passare attraverso un serio filtro di “primarie” serie e bene
organizzate e che “promuovano” il vincitore, o significherebbe azzoppare il
candidato proposto prima ancora di cominciare
– Ad oggi si delinea una situazione con tre o quattro candidati che
potenzialmente possono arrivare ad avere i numeri per arrivare al ballottaggio
dove vincerà chi sarà in grado di aggregare sul proprio nome liste ed opinioni
politiche diverse e quindi vanno cercate persone che uniscano e non dividano o
la partita (almeno nel centro-destra, ma credo anche nel centro-sinistra) temo
sarebbe persa in partenza.

DA BREGENZ A VERBANIA
Il probabile candidato-sindaco del PD è andato a Bregenz, sul lago di
Costanza, ed è rimasto ammirato da quello che è il suo teatro sul lago.
Brignoli Ha dimostrato più serietà e una sana curiosità rispetto a coloro che
all’opposizione in questi anni non hanno fatto che criticare il CEM a
prescindere, senza neppure conoscere bene il progetto ( e lo dimostrano i
commenti all’intervento di Brignoli) e senza ovviamente accettare il mio invito
a visitare il teatro di Bregenz, poi ecco le sue considerazioni: “A Bregenz il
teatro funziona perchè, nel 1946, si sono inventati un festival estivo, il
“Bregenzer Festspiele”; Nel 1949 poi è stato costruito il “Seebühne”, il palco
galleggiante, che nel corso degli anni, con il progressivo sviluppo dell’
offerta turistica e culturale, è stato ampliato, ristrutturato, ammodernato.
Fino a raggiungere, nel 1979/80, le dimensioni attuali..” e poi ancora… “Al di
là della collocazione urbanistica, al di là delle dimensioni, il punto è che c’
era un festival (già nel 1946!), una proposta culturale saldamente ancorata a
temi e sensibilità estremamente radicate, che si è andata progressivamente
sviluppando, sulla quale sono cresciuti investimenti e introiti, che ha potuto
negli anni reggere i costi di gestione. Da una proposta, da un progetto
culturale è nato ed è cresciuto il progetto urbanistico, turistico ed
economico. Il contrario di quello che tra mille contestazioni sta avvenendo da
noi “….è stato il suo commento. Giusto, condivido appieno le riflessioni, le
condivido al punto che invito tutti a chiedersi se sia nato prima l’uovo o la
gallina. Chi all’inizio cominciò a Bregenz a costruire qualcosa aveva in mente
un progetto strategico che passo per passo è cresciuto e si è realizzato. E’
quello che ero e sono convinto poter essere “l’occasione CEM” per Verbania e
cosa è stato TE.CU se non una rassegna di successo – peraltro in gran parte
auto-finanziatasi con sponsor e biglietti – nata proprio con lo scopo di
accompagnare la città verso il CEM? E rimando anche a quel famoso bando della
Fondazione Cariplo “Cultura e aeree urbane”, a cui hanno partecipato le
principali associazioni della città, come Letteraltura, Lampi sul Loggione,
Museo del Paesaggio, Cineforum giusto per citarne qualcuna… Cos’era se non un
progetto strategico per far crescere, insieme con il CEM, una proposta
culturale e pluralista per l’intera città? Ma quando ho sostenuto queste
iniziative sono stato criticato anche da una parte della mia maggioranza…

Un saluto a
tutti
Marco Zacchera

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