Roma 2013: Mozione M5S: Piano di localizzazione delle antenne e Regolamento comunale per l’istallazione e l’esercizio degli impianti di telefonia mobile

Hai visto che telefonino si è fatto Marco? – E Carla allora con il suo nuovo I-phone! – E' uno sballo, ma preferisco l'Android – Ieri ho comprato lo smart a mia figlia per il suo compleanno, ha compiuto otto anni, sapessi com'era contenta. E via così.

Alzi la mano chi non ha il telefonino in tasca? Adesso ditemi quanti di voi sarebbero contrari agli impianti necessari per garantire il funzionamento di questi gingilli elettronici a cui teniamo più di noi stessi? Non sia mai che perdiamo campo, per carità, meglio perdere i capelli che la possibilità di navigare o telefonare. Eppure, nel nostro Municipio, c'è un punto dove la concentrazione di antenne è, ed è stata fino a poco tempo fa talmente massiccia, che tante famiglie avrebbero fatto volentieri a meno di tutta questa tecnologia. La torre dell'Acea. Chi non la conosce? Mio padre ci andava a pagare le bollette dell'Enel per risparmiare la tassa; su quella torre c'erano ben 24 antenne.

Oggi il suo numero è scemato, soprattutto per la battaglia portata avanti dalle famiglie che abitano intorno. Vinta si, ma a quale prezzo? Ci sono un paio di stabili, vicino alla torre, che sono diventati una succursale del reparto oncologico. Cantava Lucio Dalla:”Qualcuno e' vivo, qualcuno e' morto…” ma in quei palazzi nessuno cantava la mattina quando, aprendo le finestre, dal sonno passava all'incubo generato dalla vista delle antenne che s'innalzavano arroganti ed inesorabili, diffondendo quel veleno che chiamiamo “elettrosmog”. Qualcuno, anche volendo, non potrebbe più cantare.

Come altri veleni l'elettrosmog e' invisibile, ma ci dicono che al di sotto di una certa soglia e' praticamente innocuo. Ma quanto innocuo, ci chiediamo? Allora perché in determinate zone si rilevano valori abnormi proprio vicino alle antenne? E' vero! Non sono solo le antenne a produrre effetti pericolosi per la nostra salute, ci sono anche altri elementi potenzialmente pericoli; accetto persino che la legge imponga che i gestori possano impiantare questi sistemi per la pubblica utilità, ma fare una mappatura di queste antenne e di tutti gli emettitori pericolosi e cercare di posizionarli a debita distanza da siti sensibili questo possiamo farlo. Evitare di metterli vicino agli ospedali, alle scuole, ai mercati rionali ed evitare concentrarle è il minimo che dobbiamo garantire.
Un minimo di senso di responsabilità lo dobbiamo chiedere anche ai nostri amministratori. Vale sempre il detto: “Prevenire è meglio che curare”.

Il M5S porta in consiglio municipale di Giovedì 12 Settembre, una mozione per avviare un piano di localizzazione delle antenne ed una proposta di regolamento comunale per l'istallazione e l'esercizio degli impianti per la telefonia mobile e per le trasmissioni standard dvb -h e UMTS.

Qui puoi scaricare gli atti del prossimo consiglio tra cui il regolamento presentato e la mozione all'ordine dei lavori (1).pdf

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