IL CAV. HA ACCETTATO UN PATTO DI LARGHE INTESE VOLTO SOLO ALLA SOLUZIONE DEI SUOI PROBLEMI PERSONALI CON LA GIUSTIZIA, E NON FINALIZZATO A RISOLVERE IL PROBLEMA DEGLI ITALIANI !

Ormai lo sanno anche i sassi, tanto da diventarne retorica il solo ripeterlo che il Cav., in presenza del Capo dello Stato, ha pattuito senza riserva alcuna ed alla faccia di falchi e colombe, che era necessario trovare una strada che potesse – sia pur facendo di necessità virtù – far riprendere quota al paese ormai alle soglie del fallimento, dopo essere stato massacrato da una politica affaristica, oscena, immorale, per non dire delinquenziale, che ha escluso uno spazio ai veri titolari della sovranità circa la possibilità di scegliersi un candidato, permettendo così le nomine di segreteria a seconda dei “desiderata” del capo…

Tutto ciò ha prodotto uno scenario dai contorni illegali ed incivili che, in certi contesti, ora anche a livello “leader” Pdl, possono tranquillamente definirsi antidemocratici, tanto per usare un eufemismo…più vicino alle case circondariali che ad una scuola di catechesi

Ora, da parte del Cav., le pattuizioni con Napolitano, sembrano non aver più valore tant’è che, con i suoi continui e stomachevoli “tira-molla”, tipo “faccio cadere il governo se…”il governo Letta deve continuare” ecc., in aggiunta a tanti altri ricatti che non sto a ricordare, detto Cav. sembra voler venir meno alla parola data (evento che non era poi tanto difficile non immaginare stante i vari precedenti).

Andrebbe ricordato che, ove si dovesse applicare il codice civile che contempla la risoluzione dei contratti per inosservanza di qualche clausola stabilita fra i contraenti (anche se non scritta in certi casi, ma avallata da un teste, e nel caso di specie ci sarebbero Napolitano e Letta per il “contratto” delle grandi intese), io penso – se vuoi certamente anche forzando un po’ la tematica giuridica – che sussistendo una specie di…parte civile che è l’Europa di cui facciamo parte, potremmo invertire le cose: anziché essere il Cav. a far ricorso alla Corte UE, come intenderebbe fare dopo la famosa sentenza di terzo grado, dovrebbe essere invece chi è stato tradito da questo patto a farne ricorso…del resto un famoso contratto con gli Italiani fatto negli studi di Vespa in RAI UNO, ci ha già abituati al vizietto di non stare ai patti…per cui si potrebbe eccepire anche la recidiva… ma questa è una sorta di boutade per esplicitare meglio…

Detto questo, mi par poi di poter dire che gli Italiani e le istituzioni tutte dovrebbero essere stanche di essere presi per i fondelli e dovrebbero in qualche modo – costi quel che costi – sbarazzarsene al più preso del Cav. demandando all’intelligenza del popolo italiano (se mai ce ne fosse ancora) un volta pagina. A mio avviso anche con Grillo che, al di là delle sue sindacabili battute offensive anche nei confronti del Capo dello Stato e delle idee poche chiare sull’Europa, dice cose giuste e sensate, sia sul centro-destra che sul centro-sinistra.

In caso contrario, dovremmo canonizzare un martire “Cav.”.

Vedo già le varie Santanchè che vanno a chiedere suppliche o indulgenze plenarie a detto Cav., magari con il …rosario in mano..

Per chi non lo sapesse, la dottrina dell'indulgenza è un aspetto della fede cristiana, affermata dalla Chiesa che contempla la possibilità di cancellare una parte ben precisa delle conseguenze di un peccato, nel caso di specie l’evasione fiscale, per chi abbia confessato con pentimento sincero il suo errore.

E così, dal masochismo degli Italiani si passerebbe tout court alla santità di un Cav.

ARNALDO DE PORTI

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