Standing ovation a Bellizzi (Salerno) per Michele Placido e Nicola Acunzo in occasione dell’anteprima nazionale “Il silenzio di Lorenzo”

Standing ovation ieri a Bellizzi (Salerno) per Michele Placido e Nicola Acunzo in occasione dell’anteprima nazionale “Il silenzio di Lorenzo”: il primo film da regista di Acunzo sulla misteriosa scomparsa dell’ex Sindaco di Battipaglia Lorenzo Rago

A conclusione è stato proiettato il film di Placido “Vallanzasca. Gli angeli del male” di cui Acunzo è uno dei protagonisti principali

E’ stata una vera standing ovation quella che hanno ricevuto ieri a Bellizzi (Salerno) gli attori Michele Placido e Nicola Acunzo in occasione dell’anteprima nazionale “Il silenzio di Lorenzo”: il primo film da regista di Acunzo sulla misteriosa scomparsa negli anni ‘50 dell’ex Sindaco di Battipaglia Lorenzo Rago.

Quasi duemila persone hanno gremito piazza Giovanni XXIII e seguito in quello che Placido ha definito “un religioso silenzio da messa laica” la proiezione del film di Acunzo ed il dibattito ricordando anche la figura del Sindaco di Pollica Angelo Vassallo, paladino come Rago della lotta contro l’abusivismo edilizio e la camorra.

Inaspettato per il pubblico e lo stesso Acunzo l’omaggio di Placido a Bellizzi: l’istrionico attore ispirato dal titolo del film ha recitato la poesia Il Silenzio di Edgar Lee Masters lasciando ammutoliti ed estasiati i presenti.

A conclusione è stato proiettato il film di Placido “Vallanzasca. Gli angeli del male” di cui Acunzo, Kim Rossi Stuart, Valeria Solarino, Filippo Timi e Francesco Scianna sono i protagonisti principali.

Per ulteriori informazioni e interviste è possibile contattare direttamente Nicola Acunzo al 3385899036

In allegato trovate:

una foto di Placido e Acunzo alla Mostra del Cinema di Venezia,

uno scatto realizzato ieri durante la serata.

A questo link è possibile scaricare un video premontato dell’evento:

A questo il trailer del film:

Di seguito la sinossi del film “Il silenzio di Lorenzo” e la poesia “Il Silenzio” di Edgar Lee Masters:

Sinossi

Battipaglia 1953, Lorenzo Rago è un imprenditore dal sorriso schietto e generoso, amato nel suo paese e nel circondario. I suoi “amici” democristiani vorrebbero candidarlo ma Lorenzo non accetta quando comprende che il suo socio Gustavo è vicino ad ambienti camorristici. Per contrastare la mala politica si candida personalmente con il partito dell’Uomo Qualunque. Si scatena così una agguerrita campagna elettorale in cui ha la meglio il giovane Lorenzo grazie ad una serie di geniali trovate pubblicitarie. Fu il primo candidato nella storia D'Italia a lanciare da un biplano dei volantini di campagna elettorale che invasero tutta la città. Durante la campagna elettorale incontra il piccolo Mattia, al quale regalerà una penna nella speranza che da grande impari a scrivere e riesca ad uscire dall'ignoranza di quei tempi. Diventato sindaco, Lorenzo Rago si mette pubblicamente contro gli uomini di malaffare. Viscerale è l'amore per il proprio paese. E' colui che realizza la bonifica delle terre. Emblematico il giorno ancora nella memoria di qualche battipagliese in cui con la fascia al petto, abbatte' a picconate, un muro abusivo innalzato durante la notte(come all'epoca accadeva). Alcuni anni dopo, in una notte d’inverno, mentre era di ritorno a casa , Lorenzo scomparve nel nulla in circostanze misteriose non ancora accertate, dove l'unico indizio fu il ritrovamento della sua automobile accesa con gli sportelli ancora aperti. Dell’intera vicenda nessuna traccia, nessun processo, nessun colpevole. Molti anni dopo nel 2010 veniva ucciso il sindaco di Pollica Angelo Vassallo. Il caso vuole che sull'omicidio giunga l'ormai magistrato Mattia Guariglia, che firmerà il verbale dell'assassinio del sindaco Vassallo con la stessa penna che più di sessant'anni prima gli aveva regalato il sindaco Rago.

Il Cast

Lorenzo Rago : Nicola Acunzo

Mattia: Manuel di Giacomo

Boss: Antonio Imperato

Carmela: amante di Lorenzo. Serena Rossi

Il film nasce da un’idea di Giuseppe Esposito

Sceneggiatura a cura di: Gerry Petrosino, Emanuela Carratiello, Maria Stella Di Nardo, Alfredo Forino e Nicola Acunzo

Direttore della fotografia: Vincenzo Campitiello

Di seguito Il Silenzio di Edgar Lee Masters:

Ho conosciuto il silenzio delle stelle e del mare

e il silenzio della città quando si placa

e il silenzio di un uomo e di una vergine

e il silenzio con cui soltanto la musica trova linguaggio

il silenzio dei boschi

prima che sorga il vento di primavera

e il silenzio dei malati quando girano gli occhi per la stanza

e chiedo: Per le cose profonde a che serve il linguaggio?

Un animale dei campi geme uno o due volte

quando la morte coglie i suoi piccoli

noi siamo senza voce di fronte alla realtà

noi non sappiamo parlare.

Un ragazzo curioso domanda a un vecchio soldato

seduto davanti alla drogheria:

Dove hai perduto la gamba?

E il vecchio soldato è colpito di silenzio e poi gli dice:

Me l’ha mangiata un orso

e il ragazzo stupisce

mentre il vecchio soldato muto rivive come un sogno

le vampe dei fucili

il tuono del cannone

le grida dei colpiti a morte

e se stesso disteso al suolo

i chirurghi dell’ospedale

i ferri

i lunghi giorni di letto

ma se sapesse descrivere ogni cosa

sarebbe un artista

ma se fosse un artista

vi sarebbero più profonde ferite che non saprebbe descrivere.

C’è il silenzio di un grande odio

e il silenzio di un grande amore

e il silenzio di una profonda pace dell’anima

c’è il silenzio degli dei che si capiscono senza linguaggio

c’è il silenzio della sconfitta

e il silenzio di coloro che sono ingiustamente puniti

e il silenzio del morente la cui mano stringe subitamente la vostra

c’è il silenzio che interviene tra il marito e la moglie

c’è il silenzio dei falliti

il vasto silenzio che copre le nazioni disfatte e i condottieri vinti

c’è il silenzio di Lincoln che pensa alla povertà della sua giovinezza

e il silenzio di Napoleone dopo Waterloo

e il silenzio di Giovanna D’Arco

che dice fra le fiamme Gesù benedetto

e c’è il silenzio dei morti.

Se noi che siamo vivi non sappiamo parlare di profonde esperienze

perché vi stupite che i morti non vi parlino della morte?

Il loro silenzio avrà spiegazioni quando li avremo raggiunti.

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