Un nutrito gruppo di aderenti del Partito Società e Famiglia e alcuni componenti del Consiglio Nazionale ha partecipato, la mattina di venerdì 26 luglio, al flash mob organizzato in piazza Monte Citorio dall’Associazione “Donne, uomini e bambini”. La manifestazione era stata indetta per protestare contro la proposta di legge , attualmente in esame alla Camera dei Deputati, presentata il 15 marzo 2013 dal deputato Scalfarotto con altri parlamentari. È stato un evento a cui hanno partecipato diverse centinaia di persone dai ragazzi, ai giovani, agli adulti e agli anziani che per oltre un’ora hanno dato vita ad una protesta ordinata ed incisiva, che ha riscosso l’attenzione sia da parte dei media che dei politici, con diversi deputati che si sono avvicinati per assicurare il loro impegno nel contrastare il nocciolo libertario della proposta di legge presentata.
I cartelli, i bavagli bianchi, le catene ed il “silenzio rumoroso” della manifestazione hanno fatto cadere nel vuoto le provocazioni di uno sparuto gruppetto di attivisti dei movimenti gay presenti, tant’è che alla serenità e compostezza dei manifestanti – fondate sulla giustezza della loro causa – hanno opposto una serie di invettive, urlate a squarciagola, contro una deputata che era intervistata nei pressi.
A nostro avviso è necessario un intervento unitario, convinto, propositivo e comprensibile di Associazioni, Movimenti, gruppi politici nuovi e cittadini che contrastino questa visione edonistica e permissiva della società e vogliano opporsi ed evitare una nuova stagione di totalitarismo. Bisogna superare ed abbattere i particolarismi delle varie anime a favore della giustezza di questa salvaguardia della libertà di pensiero, che si deve difendere ad oltranza. È in gioco la libertà di tutti, anche di quegli sparuti contestatori della manifestazione del 26 luglio; non hanno compreso, accecati dall'ideologia, che la nostra battaglia è combattuta anche per loro.
È dunque l’ora che le forze sane del Paese – maggioranza dei cittadini – si coagulino in un raggruppamento politico, sano e portatore di valori, per fare uscire l’Italia dall’attuale crisi lavorativa, economica, etica e di rappresentanza politica; è evidente che quella attuale ormai rappresenta solo sé stessa ed i propri apparati ed amici. Chi ha veramente a cuore il futuro dei propri figli deve rinunciare ai suoi particolarismi per costruire una società in cui effettivamente ogni cittadino abbia pari dignità e quindi pari valore.
Per questo i componenti del C. N. del Partito Società e Famiglia aumenteranno i loro sforzi per riunire in un unico soggetto le diverse organizzazioni ed invitano i propri aderenti a perseguire questo scopo anche localmente.
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