I RICORSI

E’inutile credere nella stabilità politica italiana. Ci abbiamo, più volte, provato, ma i fatti ci hanno fatto tornare, in tutta fretta, alle nostre originarie posizioni. L’Esecutivo Letta dimostra buona volontà. Bisogna, ora, verificare se sia sufficiente per “scaricare” da una parte e non “caricare” dall’altra. In economia, solo gli “equilibri” sono garanzia di sviluppo. Il resto è vociare inconcludente e, spesso, fuorviante. Con la XVII Legislatura, sembra che si vogliano risolvere parecchi problemi e non solo economici. A parole. Resteranno, prima dell’autunno, da verificare i fatti. Il nostro Paese vive una realtà più virtuale che reale. Da una parte, c’è l’Italia degli impegni economico/sociali a livello UE; dall’altra una Penisola che è alla ricerca di un baricentro per cambiare pagina. Come, e con quali prospettive, è ancora un mistero. Nella nostra realtà, in ogni caso, non è possibile dimenticare il complesso mosaico che fa parte dell’Esecutivo ed il “disordine” di quelli che ne sono fuori. Come già abbiamo scritto, il 2013 non è nato sotto i migliori auspici. Il quadrimestre che ci lasciamo alle spalle non ci consente d’essere ottimisti. Del resto, sarebbe poco opportuno e contrario al nostro modo di saggiare la realtà del Paese. I politici hanno più anime e ben differenti “desiderata” per il futuro del Bel Paese. Accantonato il M5S, che esiste solo per volontà dei suoi accoliti, l’opposizione s’è ritrovata in un “limbo” dai confini incerti ed insidiosi. Nell’atipicità dell’attuale Governo, si denotato le poliedriche visioni dei Ministri e Sottosegretari che ne fanno parte. Tutta gente che, anche per il recente passato, non avrebbe neppure ipotizzato d’arrivare ai vertici dell’Esecutivo. Se non altro, sono tramonti i principi dei “binomi” e “trinomi” che hanno accompagnato l’Italia per oltre quarant’anni. I poli di convergenza, quelli inalienabili, non ci sono più. Oggi si preferisce essere presenti solo al momento opportuno. Ora, come andranno le cose? Basterà il riallineamento voluto da Letta e da chi gli è più politicamente vicino? L’attuale schieramento governativo è, realmente, strutturato per superare l’implosione d’Italia? Sono interrogativi che ci poniamo, perché in politica la logica non segue più di tanto la “conta” di chi sostiene questo Governo. Se non si dovessero realizzare i punti miliari di quest’Esecutivo, Letta non riuscirebbe più a governare la situazione. Il pericolo d’elezioni anticipate e ben lontano dall’essere scartato. Lo abbiamo segnalato al momento dell’insediamento di questa Squadra di Governo e lo confermiamo oggi. Poco prima di decisioni che andranno a tastare la “tenuta” Lettiana. Migliore posizione non sono stati in grado d’assumere anche coloro che si sono posti, di fatto, all’”opposizione”. Di parole e di proclami n’abbiamo sentiti molti. Troppi. A quando i fatti per il bene del Paese?

Giorgio Brignola

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