Avvocatura strategica per la crescita economica: consulenza nella redazione di contratti equilibrati e chiari, promozione delle reti di impresa, prevenzione delle liti. Collaborazione istituzionale per il buon funzionamento della giustizia

Oltre 120 Ordini,le Unioni, la Cassa forense, l’Oua e le Associazioni hanno partecipato alla prima riunione indetta dal Consiglio nazionale forense dopo l’entrata in vigore della riforma dell’ordinamento professionale, sabato 4 maggio a Roma.
L’incontro è stato proficuo: si è fatto il punto sui regolamenti del CNF già in vigore (Sportello del cittadino e Criteri per il riconoscimento delle associazioni specialistiche maggiormente rappresentative); ma soprattutto sono state illustrate alcune importanti determinazioni assunte dal CNF e sulle quali è stata espressa ampia condivisione da parte dei partecipanti.
Si tratta in particolare della proposta sui parametri forensi sulla base dell’articolo 13 comma 6 della legge 247/2012, che sarà inviata al ministro della giustizia quanto prima insieme con la relazione illustrativa; dell’atto di intervento nel giudizio di costituzionalità della revisione della geografia giudiziaria a firma di Piero Alberto Capotosti e Francesco Saverio Bertolini; di alcuni pareri in materia di continuità dell’esercizio disciplinare da parte degli Ordini forensi e del CNF. E’ stata anche annunciata una nota interpretativa della disciplina elettorale che il CNF ha inviato all’Ufficio Libere professioni del ministero della giustizia.
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Aprendo i lavori, il presidente Guido Alpa ha sottolineato il ruolo strategico che l’Avvocatura, rinnovata nel suo Statuto, può fornire per la crescita economica attraverso la consulenza nella redazione di contratti equilibrati e chiari, la promozione delle reti di impresa, la prevenzione delle liti.
“Il nuovo ordinamento professionale forense apre una nuova stagione per l’Avvocatura. Anche grazie alle nuove disposizioni, gli avvocati potranno contribuire fattivamente alla crescita economica del Paese attraverso la propria attività professionale. Ci auguriamo che il rapporto con il nuovo Governo sia fattivo e proficuo. L’Avvocatura ha già offerto la sua collaborazione nel rispetto del suo ruolo nella giurisdizione e nei rapporti economici e sociali ”. La sala ha sottolineato l’augurio di buon lavoro al ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri con un caloroso applauso. “Il problema sul tappeto oggi è la crisi economica, che attanaglia le famiglie, i lavoratori, i clienti degli avvocati e gli avvocati stessi”, ha riferito Alpa. “L’avvocatura è pronta a fare la sua parte consapevole del ruolo che la Costituzione le riconosce”.
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