PARLIAMO COME SI MANGIA ! IN ITALIA C’E’ BISOGNO URGENTE DI UNA SOLA COSA: IL PANE ! POI, A RUOTA. VENGA TUTTO IL RESTO, SENZA TEMPOREGGIARE DI UN SOLO GIORNO !

Quando dicevo, qualche tempo fa, che era ed è tuttora necessario prendere il toro per le corna allo scopo di dare all’Italia un assetto accettabile dal punto di vista sociale, mi è stato replicato che alimentavo una guerra mediatica che non portava da nessuna parte. C’erano i soloni della stampa e della politica che badavano a tutt’altro, protesi più che altro, gli uni a stupire con interventi ad alto impatto mediatico, gli altri con interventi ad effetto politico sulle classi deboli, come, ad esempio, la eliminazione dell’IMU, come se quest’ultima imposizione costituisse la vera panacea volta a risolvere i problemi dell’Italia..

Ora ci troviamo in una situazione di una tale precarietà socio-politica che non bastano nemmeno le parole per definirla. Che fare ? Che dire ?

Chi ha le redini del paese, seppur da poche ore, ha capito o non saprà capire che l’emergenza numero uno per il popolo italiano è la fame ? O pensa di adottare la strategia dei governi precedenti in base alla quale, tenendo i “sudditi” in una sorta di dieta forzata (intesa in senso lato) è possibile tenerli lontani dai palazzi del potere, evitando reazioni non solo delle classi umili (che hanno poco da perdere), ma anche di quel “ex ceto medio” che ogni giorno si sta avvicinando verso la soglia della povertà ? Verso la quale il Paese si sta ormai avviando in maniera veloce ?

Si dica ad alta voce che oggi, in Italia, esiste una fortissima sperequazione fra persone ricche e la società residuale, realtà che non solo cozza contro l’etica morale, ma ha anche determinato l’incapacità di disegnare qualsiasi iniziativa, da parte delle classi in difficoltà, volta a modificare il grave loro disagio. Insomma, chi è povero, finisce per acuire questo suo status, mentre il ricco aumenta le sue ricchezze in maniera esponenziale. Queste sono cose che può capire anche un incapace di intendere e volere !!!

Oggi si vive la disperazione che viene in qualche modo malcelata dalla dignità del popolo italiano, ma non si sottovaluti il fatto che la corda, troppo tesa, finirà per rompersi.

Non voglio fare demagogia populista, o mera retorica, ricordando i recenti fatti di sangue, ma a chi ambisce governare il Paese, non deve sfuggire che, all’alba del 2000 molto avanzato, non si può morire di fame e che le risorse si devono trovare in tempi rapidi ad evitare una rivoluzione sociale, realtà che potrebbe avere risvolti molto pericolosi ! Oggi è la disperazione che parla !

Il ricco deve sapere che la sua ricchezza esiste perché è stato aiutato dal povero, come recita una Enciclica papale sul lavoro, per cui trovo cosa giusta e giustificata che si tolga qualcosa al ricco, attraverso imposte e tasse, per dare il pane a chi non ce l’ha.

Ladri ricchissimi in Italia ce ne sono a iosa, come abbiamo visto anche ieri sera su Report, per cui se non si affronta da subito questo problema, temo il peggio. E’ sperabile che il governo Enrico Letta regga, ma sono del parere che non sarà proprio così in quanto, vedrete, non appena verrà toccata qualche nicchia, ci sarà chi staccherà immediatamente la spina. E mi fermo qui…perché altrimenti – chi ha orecchi intenda – dovrei parlare di..senatori a vita e di.. giustizia..

Ed allora, la Grecia saremo noi. Posto che, sotto qualche aspetto, non lo siamo già da troppo tempo.

ARNALDO DE PORTI

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